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Stoccaggio gas, lettera ai candidati
«Siate al fianco dei cittadini»

SAN BENEDETTO - «Tutti gli atti di questi otto anni, accompagnati da motivazioni e studi più che validi ed eloquenti, non sono ancora bastati perché il Ministero ponesse la parola fine su una questione che purtroppo è ancora in piedi e su cui tutti gli enti coinvolti hanno espresso parere contrario»
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Con le elezioni politiche sono alle porte il comitato “Ambiente e salute nel Piceno” sceglie di inviare una lettera ai candidati sul delicato tema  dello stoccaggio gas a San Benedetto.

«Gentile candidato, uno dei più gravi problemi che incombe sul nostro territorio è il progetto di realizzazione di un impianto di stoccaggio di gas naturale nel sottosuolo della città di San Benedetto del Tronto con centrale a Porto d’Ascoli, in zona Agraria, nel punto di confluenza di tre quartieri, Agraria, Fosso dei Galli e Salaria. Una vicenda confusa ed inquietante che dura da quasi otto anni. Un impianto pericolosissimo e dannoso per il territorio, sotto ogni profilo, rispetto al quale i cittadini ed i comitati di quartiere sono decisamente contrari, le associazioni sono contrarie, le amministrazioni locali dei Comuni interessati direttamente ed indirettamente sono contrarie, la Regione Marche è contraria, tuttavia il procedimento è ancora aperto.
Tre manifestazioni di piazza, all’ultima delle quali hanno partecipato circa tremila persone; una delibera all’ unanimità con la quale Consiglio Comunale di San Benedetto dichiara di schierarsi al fianco dei cittadini a difesa della loro salute, della loro sicurezza, del loro patrimonio e di quello pubblico e delle loro attività, fin nelle aule del tribunale; un Consiglio Comunale aperto in cui si riafferma l’opposizione all’ impianto e si chiede a Regione e Ministero di bloccare e bocciare il tutto e, con il cambio di amministrazione, tale votazione è stata confermata dal Consiglio Comunale eletto il 19 giugno 2016; una richiesta di revisione della VIA Regionale accompagnata da nuovi e più aggiornati statuti geologici; delibere di opposizione all’impianto da parte dei Consigli Comunali di Monteprandone, Grottammare, Martinsicuro e Colonnella. Tutti questi atti, accompagnati da motivazioni e studi più che validi ed eloquenti, non sono ancora bastati perché il Ministero ponesse la parola fine sulla questione che purtroppo è ancora in piedi.
Vi chiediamo, come impegno, di vigilare attentamente sulla vicenda e di intervenire, se eletti, per essere al fianco dei cittadini e garantire il rispetto del loro diritto alla salute, alla sicurezza e al valore dei beni. Avremo cura di comunicare ai cittadini le vostre gradite risposte ed opinioni in merito».


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