I tifosi del Picchio a Palermo: striscioni rovesciati tranne “Leggenda Ascolana” dedicato a Rozzi
di Bruno Ferretti
“Gran poker rosa. Dalla paura alla festa”. E’ il titolo che il giorno dopo il 4-1 “Il Giornale di Sicilia” ha dedicato in prima pagina alla partita vinta dal Palermo, in rimonta, contro l’Ascoli. Sì, perché alla fine del primo tempo, sotto di un gol, nessuno avrebbe potuto immaginare una così larga rimonta. I rosanero sono rientrati negli spogliatoi tra i fischi dei propri tifosi. Fischi che si sono trasformati in applausi grazie al tris realizzato nei primi dieci minuti (scarsi) della ripresa. Grazie a questa vittoria l’allenatore Tedino ha salvato la propria panchina sulla quale era pronto a sedersi Stellone, mentre Zamparini ha esonerato il ds Fabio Lupo, che in passato ha lavorato per un breve periodo anche nell’Ascoli, e al suo posto ha assunto Valoti motivando la decisione con un «sa trasmettere più grinta».
L’Ascoli oggi è rientrato dalla Sicilia. Non sarà facilissimo digerire questo pesante 4-1, ma il Picchio dovrà trovare in fretta la forza per reagire e risollevarsi. La partita con la Salernitana si avvicina. Cosmi a Palermo ha confermato in partenza gli stessi undici che avevano sconfitto il Cesena sorprendendo chi aveva previsto un po’ di turnover, viste le 3 partite in 7 giorni. Chissà se, potendo tornare indietro, Serse rifarebbe le stesse scelte. L’Ascoli nei secondi 45 minuti è calato più sul piano mentale che fisico. Anche quella è stanchezza. E ha commesso errori e distrazioni che non trovano altra motivazione. E’ mancata anche la forza di reazione sul piano agonistico: ha incassato i colpi dei siciliani in maniera passiva, quasi rassegnata. Deludente anche il reparto avanzato dove Monachello e Clemenza non si sono resi mai pericolosi. E Ganz, che ha giocato gli ultimi 20 minuti (15+5 di recupero) anche stavolta non si è fatto notare.
Tommaso Bianchi dopo il gol dello 0-1
Più delusi di tutti i quasi cento tifosi che hanno seguito la squadra a Palermo con la speranza di portare a casa un risultato positivo. A tal riguardo non è sfuggito che tutti gli striscioni sono stati esposti rovesciati in segno della perdurante, civile contestazione nei confronti della dirigenza. Tutti meno uno, esposto nella giusta maniera: quello “Leggenda Ascolana” con l’immagine dell’indimenticabile presidentissimo Costantino Rozzi, diventato simbolo del popolo bianconero. Bianchi (autore del gol dell’illusione), Kanoutè (che va in diffida considerando anche i gialli rimediati quando era al Pescara) e Martinho (sostituito dopo 29 minuti) sono tornati dalla Sicilia con qualche acciacco e le loro condizioni dovranno essere valutate in vista della partita con la Salernitana. Stesso discorso per Rosseti e Cherubin, ancora alle prese con problemi fisici.
A testimonianza di quanto sia fondamentale la sfida di sabato al “Del Duca” contro la Salernitana, la squadra campana si trova in ritiro a Grottammare, dove si allenerà e aspetterà la sfida contro il Picchio.
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