Serse Cosmi dopo Ascoli-Salernitana: in sala stampa il mister bianconero è arrivato dopo oltre un’ora
di Claudio Romanucci
L’Ascoli affonda sotto il diluvio. Come a Palermo con demerito, aprendosi agli avversari già nel primo tempo e senza riuscire a rientrare in partita. Le drammatiche avvisaglie di martedì sera hanno trovato oggi pomeriggio nuove conferme: la compagine bianconera s’è smarrita, appare distante dal match sotto il profilo della concentrazione e tracolla impietosamente. Per salvarsi servirà un’impresa. Il tecnico bianconero Serse Cosmi è arrivato in sala stampa dopo oltre un’ora dal fischio finale. «Non siamo stati capaci di soffrire in quei dieci minuti del primo tempo – esordisce con una pacatezza un po’ inconsueta – se una squadra si propone così credo che l’allenatore deve prendersi le sue responsabilità. Sono molto deluso, mi pesa soprattutto aver deluso la gente. In me avevano riposto speranze. Le cose a volte non vanno come pensi, prendi una squadra che non conosci, pensi di migliorarti e accade il contrario. Devo fare un bilancio, credo che sia onesto e doveroso metterci la faccia. Domani torno a Perugia per votare e ragionare: non ho mai rubato stipendi dove ho lavorato».
Dimissioni? «Mai nominate. Ho detto solo che devo riflettere un po’ su tutto. Lavoro con un gruppo di bravi ragazzi, puliti ma allo stesso tempo fragili. Una non partita come oggi sotto la parte caratteriale mi lascia sbalordito. Pensavo che avessimo capito l’evoluzione dell’incontro ma pian piano la Salernitana ha preso possesso. Stavo preparando ad una sostituzione sullo 0-0, bisognava essere più propositivi. I campani hanno vinto sulle nostre mancanze. Tornando al campionato, ho sempre detto che era importante che l’Ascoli si salvasse. Sapevo che il compito era difficile. Fino alla sosta ero molto fiducioso, forse mi ero illuso. Poi sono arrivati gli acquisti, giocatori che arricchivano la rosa. Rosseti non l’ho avuto mai, Santini e Perez sono andati via. Ventola ora è il nostro terzo attaccante, questo bisogna capirlo».
Granata in silenzio stampa (hanno parlato solo a Sky) ma la vittoria salva Colantuono dal possibile esonero. A fine gara i suoi giocatori sono stati salutati da circa 200 sostenitori granata (gli unici dello stadio a non aver preso la pioggia) sistemati dietro lo striscione con scritto “Per la maglia e la nostra dignità, mai asserviti a nessuna società”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati