Il dirigente della mobile Carlo Pinto
La polizia ha concluso una lunga e articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica Distrettuale Antimafia di Ancona, che ha permesso smantellare una “psico-setta” operante tra le Marche e l’Emilia-Romagna nel campo dell’alimentazione macrobiotica. Le indagini, condotte dai poliziotti delle Squadre Mobili di Ancona e Forlì e supportate dalla Squadra Anti Sette del Servizio Centrale Operativo, hanno avuto inizio nel 2013 grazie alla denuncia di una ragazza, in passato vittima della setta, che ha raccontato ai poliziotti di aver creduto ai racconti sui benefici “miracolosi” della dieta elaborata dal capo della setta che, a suo dire, sarebbe stata in grado di guarire malattie incurabili per la medicina ufficiale. Al capo dell’associazione, un noto imprenditore del settore macrobiotico e ad alcuni membri sono stati contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale.
Maggiori dettagli della questura sono attesi in tarda mattinata
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