Cola dell’Amatrice, Ascoli mette in mostra
i capolavori di un grande del Rinascimento

ASCOLI - Sabato 17 marzo apertura dell'esposizione con 60 dipinti. Un artista del bello ancora poco noto ma che ha avuto un ruolo di primo piano nel Cinquecento. Per la prima volta viene presentato il taccuino di disegni fra cui spiccano gli studi su Luca Pacioli, su Leonardo e le riflessioni sulla stanza della Segnatura
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di Franco De Marco 

Nicola Filotesio, ovvero Cola dell’Amatrice, pittore cinquecentesco del bello e anche, si potrebbe dire oggi, del terremoto, visto che è nato ad Amatrice, ha vissuto per 40 anni ad Ascoli ed ha lavorato molto anche a L’Aquila, tutte terre di recente vittime del sisma, è  il protagonista dell’imperdibile mostra “Cola dell’Amatrice tra Pinturicchio e Raffaello” che si inaugura sabato alle ore 17 nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani. A seguire visita guidata ad invito.

Un’opera di cola dell’Amatrice

A presentare l’importante esposizione, di valore nazionale, che ha lo scopo di accendere un ulteriore faro sul patrimonio artistico della terra ferita dal terremoto e favorire il turismo culturale, ci saranno il curatore Luca Pezzuto, il direttore delle raccolte comunali Stefano Papetti, l’assessore regionale alla cultura Moreno Pieroni, il sindaco di Ascoli Guido Castelli, il coordinatore Uccr-Marche Francesca Furst, il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi e l’assessore comunale alla cultura, che debutta come neo onorevole, Giorgia Latini. La mostra, la terza delle manifestazioni del progetto “Mostrare le Marche”, aperta sino al 15 luglio, è collocata nella Pinacoteca e nella Sala Cola del Chiostro di San Francesco. Sessanta le opere provenienti da varie collezioni.
Nato ad Amatrice nel 1480, Nicola Filotesio, per eseguire il Polittico di Piagge, giunse ad Ascoli nel 1508 e qui trovò la sua seconda casa. La Regione e la città di Ascoli celebrano oggi la sua arte. Perché una mostra imperdibile? Perché guarda alla produzione dell’artista in tutto il territorio, porta ad Ascoli per la prima volta documenti importanti di Cola dell’Amatrice, riunisce oltre sessanta opere provenienti da sedi prestigiose che tutte insieme donano una visione esaustiva del valore dell’artista.
Ma la rassegna di Ascoli non si ferma alla creazione di un importante percorso espositivo e conoscitivo dell’artista e del contesto. In vista della mostra ben dieci tavole sono state oggetto di importanti indagini diagnostiche e, fra queste, sei sono state restaurate. Dunque, con la mostra si è creato uno corpus di studi sulle tecniche utilizzate da Cola con risultati importanti sotto l’aspetto scientifico e della conoscenza del maestro di Amatrice.
Non meno importante appare il percorso di Cola che nella mostra si ricompone, da Amatrice, città del Filotesio, a luoghi emblematici come l’Abbazia di Farfa lungo la Salaria, ai passaggi tra Roma e gli Appennini, a l’Aquila, Perugia, Siena, Urbino. Attraverso l’arte di Cola c’è lo scorcio importante di ciò che l’artista ha vissuto e studiato.
Per questo in mostra ci sono, accanto alle sue opere, il Pinturicchio, il Perugino, il Crivelli, Luca Signorelli, e ancora Pietro Vannini, Filippino Lippi ma anche, per la prima volta, il taccuino di disegni di Cola dell’Amatrice fra cui spiccano i suoi studi su Luca Pacioli, su Leonardo e le sue riflessioni sulla stanza della Segnatura e dunque su Raffaello.
Questa mostra di Ascoli Piceno è occasione unica per conoscere da vicino Cola dell’Amatrice, maestro dell’arte italiana del ‘500, la cui opera, ancora poco nota, segna un contributo significativo all’arte rinascimentale italiana.
Orari della mostra
Apertura: dal martedì alla domenica e lunedì festivi e prefestivi. Pinacoteca civica: 10-19. Sala Cola d’Amatrice: 11-13, 15-19
Biglietteria
Intero mostra 10 euro, ridotto  6  (gruppi, over 65, soci FAI, Touring Club, FMR e  soci  Coop, disabili con accompagnatore), ridotto mostra con coupon Regione Marche 8, intero Mostra-Pinacoteca civica  15, ridotto 11.
Info, prenotazioni visite e attività didattiche: 0736/298213
Catalogo Silvana Editore, 25 euro in mostra


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