La Camera di Commercio verso la fusione:
«Dal 2019 si tornerà ad assumere»

ASCOLI - Si va verso l'unificazione degli Enti camerali con tre strutture operative sui territori. Per l'ascolano è in arrivo l'azienda speciale dedicata al comparto agroalimentare
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«Non licenziamo nessuno, anzi dal 2019 torneremo ad assumere in considerazione dei pensionamenti previsti». Il presidente della Camera di Commercio di Ascoli, Gino Sabatini, affiancato dal segretario generale Fabrizio Schiavoni (che ricopre l’analogo ruolo anche a Pesaro) parla della fusione che poterà («nel giro di un anno», dice il segretario) ad un unico Ente regionale con tre filiazioni operative sul territorio sotto forma di aziende speciali per i settori del legno-mobile (pesarese), tessile-calzaturiero-fashion (fermano-maceratese) e agroalimentare-agroindustria (ascolano).

Gino Sabatini (foto Vagnoni)

«Da parte nostra non ci sono eccedenze di personale -ha detto Sabatini- anche per quello che è successo in passato (il riferimento è alla divisione con fermo con una decina di dipendenti distaccati all’Inps, ndr)». Il segretario generale Schiavoni ha anche ricordato che la Camera di Ascoli «pur di piccole dimensioni nel biennio ha messo in campo progetti per oltre 1 milione di euro ed è riuscita ad evadere tutte le domande per le aziende colpite dal sisma, unica tra le 11 Cciaa coinvolte, sfruttando i fondi (circa 300.000 euro) arrivati dalle altre Camere, in particolare quelle lombarde grazie al pressing del presidente sulla struttura tecnica». Nel dettaglio si è trattato di contributi fino a 5.000 euro partendo da un mino di 1.300 euro.

r.p.


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