Bellini: «A Nicchi ho chiesto il Var»
Il patron è tornato per sistemare i conti

SERIE B - Mercoledì ripartirà per il Canada. Possibile un suo ritorno tra due settimane in occasione del quarto di Champions tra Juve e Real: "Ringrazio i tifosi che si hanno sostenuto, in società ho dovuto rimettere le cose a posto"
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Francesco Bellini in sala stampa

di Claudio Romanucci
L’Ascoli tiene accesa la speranza. Il rigore di Monachello vede i bianconeri riprendere il sorriso. Oggi pomeriggio al “Del Duca” il clima da “ultima spiaggia” era palpabile. Nella Nord i trecento sostenitori umbri, a fine gara, non hanno però ritrovato le gioie di 10 mesi fa. Nella Sud, il ricordo dei tifosi è andato a Barbara Olori la sostenitrice bianconera tragicamente scomparsa 2 giorni fa: in sui onore sono stati esposti due striscioni. Martinho ha deposto un mazzo di fiori in curva ed il presidente Francesco Bellini l’ha menzionata a fine gara.
Tornando al calcio, il patron si presenta ai microfoni per primo.  «Fortunatamente non ho problemi di cuore – dice mentre si siede in sala stampa per primo – .Oggi sono stato in piedi nel finale. L’arbitro non teneva la gara sotto controllo. Per l’Ascoli c’è ancora molto da lavorare. Questo 2-1 rincuora i giocatori, abbiamo trovano entusiasmo. Oggi abbiamo visto buone riserve, un D’Urso spettacolare. Per noi è un’annata difficile, se ci salviamo è un miracolo, nessuno ci ha aiutato.

Lores Varela dopo la conquista del rigore

Lunedì pagherò una pizza ai giocatori. Oggi i tifosi ci hanno sostenuto, li ringrazio. Quando le cose non vanno bisogna sopportare, mi sono fatto 8 ore di aereo per venire qua. A Venezia abbiamo perso in modo strano: oggi ho parlato con Nicchi (uscito in anticipo dallo stadio visto il clima…ndr), ho chiesto il Var, per il momento dice che costa troppo». Sull’aggressione a Venditti e Parlati il presidente ha annunciato  che i responsabili «sono stati individuati»
Bellini tornerà in Canada mercoledì: «Credo che farò una nuova scappata quando ci sarà Juve-Real (3 aprile, ndr)».
E’ tornato solo per un po’ di riposo?
“No, per lavorare per l’Ascoli. C’è stato qualche sbaglio sulle fideiussioni, si sono ritrovati senza soldi, ho dovuto rimettere le cose a posto”, afferma sorridendo.

Sia Ascoli che Ternana hanno deciso non far parlare i propri giocatori.


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