La ricostruzione a oltre un anno e mezzo dal terremoto conta 494 cantieri nelle Marche, 880 in totale nelle regioni del cratere. Questo il dato, aggiornato al 9 marzo, del centro funzionale della Protezione civile dell’Umbria che considera sia la ricostruzione cosiddetta leggera che quella pesante e anche le delocalizzazioni temporanee delle attività. Considerando solo la ricostruzione pesate e leggera nelle Marche sono 362 cantieri aperti a fronte di 1.511 pratiche caricate nel sistema dell’Ufficio ricostruzione regionale. Per la delocalizzazione temporanea delle attività produttive invece sono 738 le pratiche istruite nelle Marche, e di queste per 132 è stato aperto un cantiere. Pochi giorni fa il direttore dell’Ufficio ricostruzione regionale, Cesare Spuri, ha lanciato un appello a sindaci, Regione e struttura commissariale, perché le pratiche attese dalla sua struttura sono almeno quattro volte di più e, con le scadenze alle porte per presentare i progetti, il territorio rischia di perdere il treno milionario dei finanziamenti dedicati alla ricostruzione. Le risorse già assegnate, nelle Marche, sono circa 57 milioni di euro.
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