«Non esistono malattie inguaribili»
Ecco le teorie (bislacche) degli amici Gröning

ASCOLI - Il 24 marzo al Palazzo dei Capitani arriva il docufilm "Il fenomeno della guarigione", che narra le vicende accadute dalla morte del guaritore (?) tedesco, ad oggi, con un manipolo di fedeli a tramandarne la secondo molti discutibile eredità: «Allo scopo di recepire la corrente guaritrice ci si siede a mani aperte senza accavallare le gambe e senza tenere le braccia conserte per non ostacolare il corso dell’energia»
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di Luca Capponi 

«Bruno Gröning spiegava come ogni individuo possa rientrare in possesso di nuove energie. La premessa a questo scopo è la fede nel bene, come anche il desiderio di salute. L’uomo è circondato ovunque da onde benefiche e non deve fare altro che recepirle. Secondo Bruno Gröning non esistono malattie inguaribili, cosa peraltro ampiamente confermata dalle testimonianze di successo esaminate dai medici. Le guarigioni avvengono per via spirituale e non sono legate alla persona fisica di Gröning».

A saperlo prima, verrebbe da dire, un po’ di malattie, più o meno gravi, ce le saremmo risparmiate tutti. Però da oggi è innegabile che la vita di molti, anche ascolani, cambierà. Perché il 24 marzo alle 14, nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani, il verbo si manifesterà anche agli inconsapevoli ignari: verrà infatti proiettato “Il fenomeno della guarigione”, film-documentario diretto da Thomas Eich che narra le vicende accadute dopo la morte del guaritore tedesco Gröning, avvenuta nel 1959, e la nascita del manipolo di seguaci del teutonico dispensatore di miracoli. Tra chi l’ha bollata come setta millantatrice (i più) e chi la considera una manna dal cielo (i meno), ecco la promessa di una vita scevra dal dolore e tutta improntata allo spirito, all’energia, perché «per mantenersi in buona salute gli amici di Gröning si sintonizzano giornalmente per ricevere la corrente guaritrice. Il corpo sano crea la base per una vita in armonia con se stesso, con il prossimo e con la natura». Un figata, in pratica.
Tenetevi dunque forte, perché se ne vedranno delle belle tra «Interviste appassionanti, commenti professionali di medici e psicologi e racconti personali degli amici di Gröning appartenenti a più di 35 paesi, mostrano un ampio quadro dell’attività del Circolo degli Amici di Bruno Gröning in tutto il mondo».
Ed è proprio il circolo ad organizzare l’evento, che se fosse andato in scena appena un mese fa sarebbe stato scambiato per una goliardata carnevalesca. E invece siamo in Quaresima, ed è evidente che a questo punto anche l’intelligenza debba stare a stecchetto. Con buona pace di un luogo “istituzionale” quale Palazzo dei Capitani, dove si passa dalla Sala della Ragione a somme indicazioni mediche diffuse dalla pagina Facebook degli eletti: «Allo scopo di recepire questa corrente guaritrice ci si siede a mani aperte senza accavallare le gambe e senza tenere le braccia conserte per non ostacolare il corso del fluido dell’energia. Pensare a qualche cosa di bello è di grande aiuto, mentre rivolgere i pensieri alla malattia e alle preoccupazioni crea degli ostacoli».
L’ingresso all’incontro, che promette di segnare un passo importante nell’evoluzione civile delle cento torri, è a offerta libera. Un’avvertenza, però: il film dura sulle 5 ore. Ma niente paura, perché gli organizzatori si sono preoccupati di informare che durante la visione ci saranno due pause. Già, perché dalle malattie si può guarire a suon di meditazione, ma dalla palpebra calante no. Con buona pace delle gambe accavallate. 


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