«Abbiamo fatto questa scelta d’amore perché crediamo fortemente nelle potenzialità di Ascoli Piceno, città di straordinaria bellezza, amministrata in modo eccellente, che dopo il terremoto è riuscita a riposizionarsi con un’immagine nuova e dinamica. Abbiamo ricevuto importanti richieste dalla costa ma era importante dare un segnale forte ad una città di cultura che ha scelto di investire in modo marcato e con intelligenza nel turismo di qualità e nell’arte».
I quadri all’interno del nuovo locale
Si chiama Osteria Marca Zunica l’atto d’amore di Daniele Zunica verso Ascoli Piceno. Zunica 1880, punto di riferimento imprescindibile per chi ricerca esperienze gourmet ma anche la cultura dell’ospitalità, aveva fino ad oggi legato il suo destino a Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. Da oggi pomeriggio il nome di Zunica sarà associato anche ad Ascoli nel cinquecentesco e centralissimo Palazzo Guiderocchi, grazie all’ Osteria Marca Zunica inaugurata alla presenza dei sindaci di Ascoli Piceno e Civitella del Tronto, Guido Castelli e Cristina Di Pietro, e del vicepresidente del CSM Giovanni Legnini, e di Davide Di Fabio, sous chef de La Francesca di Modena di Massimo Bottura.
Daniele Zunica al centro con gli chef Sabatino Lattanzi (a sinistra) e Luca Di Felice
A guidare la brigata a Osteria Marca Zunica sarà sempre lo chef Sabatino Lattanzi, che si dividerà tra Ascoli Piceno e Civitella del Tronto; la carta dei vini sarà curata da Maurizio Neri, mentre la direzione artistica del locale sarà affidata a Gino Natoni. Il locale, infatti, proporrà mostre e installazioni d’arte. La prima sarà dell’abruzzese Mariano Moroni, che di recente ha ideato per IGuzzini oggettistica da tavola. Osteria Marca Zunica proporrà piatti del territorio della gastronomia ascolana e teramana, con un format più leggero rispetto a Zunica 1880. I posti a sedere sono 50 all’interno del locale e 20 nella corte.
L’immagine istituzionale di Osteria Marca Zunica, dalla ideazione del logo alla personalizzazione degli interni, è stata curata dal designer Fabrizio Lucchese e da Daniele Paoletti.
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