Oliva Dop per conquistare il mercato
Casini: «Dal piano rurale importanti incentivi»

ASCOLI - Si presenta il Consorzio per la tutela. Valenti: «Primo obiettivo l'incremento delle piante di oliva tenera ascolana. Aiuteremo tutti i produttori ad ottenere la certificazione». Presenti i neo parlamentari Latini, Cataldi e Fede
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La presentazione del Consorzio per la tutela e la valorizzazione del’oliva ascolana del Piceno Dop nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli

di Franco De Marco

(fotoservizio Andrea Vagnoni)

«Adesso il nostro primo obiettivo è l’incremento delle piante di oliva tenera ascolana con un progetto di medio-lungo periodo. A cominciare dalla mappatura pianta per pianta nell’Ascolano. Questo naturalmente per aumentare sempre di più la quantità di olive farcite e non da immettere sul mercato». Primo Valenti, presidente del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’oliva ascolana del Piceno Dop, dopo tante polemiche e tante battaglie vinte, ultima quella per il riconoscimento concesso dal Ministero per le politiche agricole al Consorzio per la tutela del prodotto, è molto soddisfatto per come la “pratica Dop” si è sbloccata rimettendo formalmente in sella il Consorzio. Questa mattina, nella Sala dei Savi, affollatissima, il rifondato Consorzio si è ufficialmente presentato ed ha illustrato il suo programma di azione unitamente ad una degustazione di olive ripiene Doc (20 chili subito spazzolati) le quali, diciamo la verità, se le provate vi accorgete subito che hanno un gusto diverso da quelle non Dop che comunque, sia chiaro, possono essere ugualmente buone.

Alla presentazione sono accorsi, oltre ad un interessatissimo pubblico, numerose autorità a cominciare dai neo eletti deputati Giorgia Latini e Roberto Cataldi e dal neo eletto senatore Giorgio Fede e dal vice presidente della Regione Anna Casini. Per l’Arengo, impegnato altrove il sindaco Guido Castelli, una schiera di assessori comunali e il presidente del Consiglio Marco Fioravanti. Aria di festa e tutti ad esternare un convinto impegno a sostenere l’ “Operazione Oive Dop” con la quale dare una positiva scossa all’economia agroalimentale del Piceno. Ormai in tutti è maturata la consapevolezza che con questo prodotto alimentare di eccellenza, già conosciuto in tutto il mondo – e non è cosa da poco – si può contribuire a rafforzare l’economia picena. Valenti ci tiene a sottolineare un altro punto: «La Dop non andrà avanti se per gli agricoltori non ci sarà un’adeguata remunerazione. Loro sono i primi che devono guadagnare dalla coltivazione di piante di oliva tenera». Poi un altro impegno a medio lungo termine: «Siamo pronti ad aiutare tutti quei produttori (le paste all’uovo in particolare, ndr) che vogliono ottenere anche loro la certificazione. Faremo naturalmente anche corsi di formazione oltre ad un’intensa promozione».

Ma quante piante di oliva tenera ascolana ci sono oggi? Per la mappatura provvederà la Regione che ha dati freschi utilizzati per la Dop dell’olio. Casini fa poi affermazioni molto importanti per lo sviluppo della Dop. «Quanto prima – afferma – intendiamo organizzare un incontro con il Consorzio per un confronto sulle priorità di questa Dop a partire da un’analisi delle possibili modifiche da introdurre nel disciplinare di produzione e nel piano dei controlli e per illustrare le opportunità del Psr. Il Piano di Sviluppo Rurale – ricorda – oltre alle misure ordinarie mette a disposizione ben 160 milioni di euro per i Comuni del cratere. Si potranno così ottenere incentivi per nuovi impianti, per il ricambio generazionale in agricoltura, creazione di filiere e promozione». Su una modifica del disciplinare della Dop, che risale al 2005, concorda anche Primo Valenti. «Per semplificare la produzione – sottolinea – non per toccare gli aspetti qualitativi».

Ugo Marcelli

Insomma i presupposti per far decollare davvero questa, finalmente, sembrano esserci. Afferma ancora Casini: «La Regione Marche vede favorevolmente il riconoscimento del Consorzio e crede nel ruolo che esso potrà avere per la tutela e per lo sviluppo di questa Dop ancora largamente sottoutilizzata rispetto alle sue grandi potenzialità.

Il riconoscimento rientra in una strategia condivisa con il Ministero delle Politiche agricole e con la Regione Abruzzo che prevede un dialogo costruttivo tra il mondo delle imprese agricole e agroalimentari e le istituzioni, con una particolare attenzione al consumatore, finalizzato a una crescita complessiva del sistema agroalimentare territoriale».

Leonardo Seghetti

Nel corso della presentazione, tra gli altri interventi, ci sono stati quelli “tecnici” dell’agronomo Leonardo Seghetti, che dell’oliva tenera ascolana è il guru scientifico, e di Ugo Marcelli, componente del Consiglio di amministrazione del Consorzio e presidente della Cia Ascoli-Fermo. Per il Comune ha portato il saluto l’assessore Gianni Silvestri. Fanno inoltre parte del Cda Isabella Mandozzi, vice presidente, Giovanni ClericiAugusto Migliori e Luigi Tempera.



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