di Luca Capponi
(foto di Andrea Vagnoni)
Nella consolidata galleria della nuova flora ascolana c’è praticamente di tutto. L’albero-lavagna, per scrivere o incidere i propri dotti pensieri; l’albero-bacheca, molto diffuso in zone universitarie, utile ad affiggere (ovviamente con le puntine) gli estremi di appartamenti di affitto; parente prossimo di quest’ultimo è l’albero-manifesto, dove le puntine vengono rimpiazzate dallo scotch e dove al posto degli annunci c’è spazio per materiale pubblicitario, preferibilmente di eventi, e qui fa un certo effetto definirli culturali, ma tant’è.
Ultimo arrivato nella lodevole compagnia è il nuovissimo albero-segnale stradale, spuntato da qualche tempo lungo la strada che dalla città conduce a Rosara, più o meno all’altezza della Fortezza Pia. Questa nuova specie di albero si contraddistingue per un’infiorescenza molto simile a un segnale catarifrangente per automobilisti distratti, attaccato alla corteccia con tenaci chiodi in ferro. Una decina, più o meno, gli alberi interessati dalla fioritura indotta.
Sarà la primavera, verrebbe da dire. Oppure sarà la mente inventiva di qualche essere umano che non ha trovato soluzione migliore? Di chi la paternità di cotanto gesto, uomo o natura?
Gli indiziati sembrano essere tre, in rigido ordine di pronostico, dal favorito alla vittoria di “genio dell’anno” allo sfavorito: Comune, Provincia o Anas? Si accettano scommesse.
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