Il Tar dà ragione al Comune:
«Può aprire la farmacia all’Oasi»

ASCOLI - Ora potrà essere attuato il piano dell'Arengo che prevede la cessione delle sedi di Brecciarolo e Porta Romana a fronte della nuova apertura nel grande plesso commerciale
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Il centro commerciale Al Battente (foto Vagnoni)

Dal Tar Marche via libera alla farmacia comunale all’Oasi. Con sentenza n. 217 del 3 aprile 2018 i giudici amministrativi regionali hanno accolto il ricorso proposto dal Comune di Ascoli Piceno avverso il provvedimento di decadenza della sede farmaceutica aggiuntiva presso il centro commerciale Al Battente annullando l’atto adottato dalla Regione Marche. «Il Tribunale Amministrativo -riferisce il Comune- ha ritenuto illegittimo l’atto di decadenza adottato dalla Regione in danno del Comune, a seguito delle istanze rivolte da alcuni farmacisti privati, per difetto di istruttoria e di motivazione per non aver, in particolare, provveduto a un corretto accertamento degli obblighi e degli adempimenti posti in essere dal Comune. Nel merito i Giudici Amministrativi hanno ritenuto che il Comune non sia incorso nelle decadenze indicate nel decreto regionale di assegnazione della sede farmaceutica aggiuntiva presso l’Oasi avendo correttamente presentato la richiesta di autorizzazione in data 9.01.2013 e rinnovato detta manifestazione di volontà negli anni seguenti ottenendo, tra l’altro, positivi riscontri da parte dell’ASUR; circostanze queste, secondo il Tar, idonee ad aver ingenerato nel Comune il ragionevole affidamento circa la correttezza del procedimento amministrativo in corso e la insussistenza di impedimenti e decadenze per l’apertura». Soddisfatto il sindaco Guido Castelli.

Il sindaco Guido Castelli (foto Vagnoni)

«Esprimo soddisfazione -afferma il primo cittadino- per il risultato giudiziale conseguito. I Giudici Amministrativi hanno, infatti, accertato la correttezza e la legittimità dell’azione intrapresa dal Comune di Ascoli Piceno e volta all’apertura di una sede farmaceutica aggiuntiva . La decisione assume rilevanza per l’erogazione di servizi in favore della cittadinanza anche nell’ottica di una corretta gestione economico-finanziaria della rete delle farmacie civiche. La decisione della Regione, di cui il Tar ha disconosciuto il merito, ha infatti ritardato il piano di riorganizzazione  delle farmacie comunali che, a questo punto, può essere riavviato secondo una logica che andrà nel senso di premiare la qualità del servizio e la razionale gestione dei costi del personale»


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