di Bruno Ferretti
L‘allenamento di rifinitura, svolto questa mattina al “Del Duca”, è durato mezz’ora più del previsto. E’ un segno della cura con la quale l’Ascoli ha preparato, in settimana, la delicata partita contro il Carpi. Cosmi, il suo vice Bazzani e gli altri dello staff si sono trattenuti sul campo con la squadra per provare e riprovare gli schemi da calcio d’angolo con la speranza, magari, di ripetere contro il Carpi il gol che ha dato la vittoria all’Ascoli contro il Bari. Gol nato proprio da uno schema di calcio d’angolo e firmato da Buzzegoli.
Cosmi, che partita si aspetta?
«Una partita molto importante e difficile contro un avversario che sa difendersi molto bene ma è anche abile nelle ripartenze. L’Ascoli in campo dovrà dare tutto quello che ha ma contiamo anche sulla spinta dei nostri tifosi. Sono poche le tifoserie che con il loro sostegno possono dare qualcosa in più alla squadre e fra queste c’è sicuramente la tifoseria dell’Ascoli. Abbiamo 5 partite in casa su 9 e dobbiamo far valere il fattore campo. Il “Del Duca” è stato, è, e sarà sempre un campo difficile per ogni avversario».
La carica di Serse Cosmi
Secondo noi nella formazione ci sono tre dubbi: Pinto o Mignanelli sulla fascia sinistra, D’Urso o Kanoute a centrocampo con Buzzegoli e Addae, seconda punta Varela o Clemenza….
«Due di questi dubbi ve li risolvo subito: giocheranno Pinto a sinistra e D’Urso mezz’ala. Mi riservo di decidere per la seconda punta dove oltre a Varela e Clemenza c’è anche Ganz. Mentre Bianchi e Cherubin sono indisponibili».
Con il Carpi sarà un’altra partita decisiva?
«Come tutte, da qui alla fine. Prima incontreremo squadre in lotta playoff, poi nelle ultime quattro – se non cambieranno le cose – quelle che come noi lottano per salvarsi».
Ha fiducia nella squadra?
«Certamente sì. Nell’ultimo periodo abbiamo sbagliato solo la partita in casa con la Salernitana. Quel giorno, lo confesso, ho avuto avuto qualche dubbio, ho temuto che l‘Ascoli avesse perso fiducia nelle proprie possibilità. Eravamo ultimi a 4 o 5 punti dalla salvezza con squadre che dovevano ancora recuperare qualche partita. Eravamo messi proprio male ma a Venezia – pur sconfitti – ho visto che eravamo ancora vivi. Poi la vittoria con la Ternana ci ha rimesso in corsa. Vincendo due delle ultime tre partite siamo rientrati in corsa mettendo in difficoltà che aveva sentenziato che Ternana ed Ascoli erano già retrocesse».
Cosa teme di più del Carpi?
«So che all’andata ha vinto 4-2 ma io non c’ero quindi non poso dire niente di quella partita. Mancherà Mbakogu? E’ un attaccante importantissimo e ma il Carpi ha Malcore e, da gennaio, l‘attaccante che considero superiore a tutti ovvero Melchiorri. Tecnicamente e tatticamente è un giocatore da serie A. Noi dovremo scendere in campo con l’atteggiamento giusto e la voglia di vincere».
Il rientro di Mengoni ha portato esperienza in difesa e non solo.
«Mengoni è… il Cosmi in campo, come atteggiamento e temperamento. Un recupero importante per la squadra».
Cosmi, le due squadre che sono 38 cioè Brescia e Novara, sono da considerare coinvolte nella lotta salvezza?
«Tolta la Cremonese che ha 41 punti, tutte le altre devono stare attente. Secondo me più degli scontri diretti nelle ultime quattro giornate, sarà decisivo il prossimo turno infrasettimanale ovvero le tre partite in una settimana. L’Ascoli giocherà a Foggia venerdì 13, poi ospiterà il Parma lunedì 16, quindi andrà a Cremona sabato 21. Ma ora pensiamo al Carpi».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati