di Renato Pierantozzi
Cinquanta fritture diverse dall’Italia e dal mondo; 11 giorni (21 aprile-1 maggio) di apertura e alcune “chicche” legate al mondo del vino da non perdere. Si profila un’edizione record per Fritto Misto che compie 14 anni in un ritrovato clima di serenità istituzionale tra Regione, Provincia e Comune. Miracoli del cibo e della buona tavola. «Quando nacque l’idea di questo evento -ricorda l’organizzatore Stefano Greco– Luciano Agostini (all’epoca assessore regionale all’agricoltura, ndr) mi disse che se fosse stata una sagra non avrebbe ricevuto nemmeno un euro. Già c’era la sagra delle olive ascolane a Monteprandone e quindi decidemmo di creare un evento che raccogliesse anche piatti da tutta Italia e dal mondo. Ringrazio la città di Ascoli che sa cogliere queste opportunità a differenza della mia…(il riferimento è al trasloco di Anghiò da San Benedetto a Porto Sant’Elpidio, ndr). Speriamo nel tempo e ripaertiamo dal successo dell’anno scorso anche per dimostrare che il territorio è vivo nonostante i problemi del sisma». Non mancano poi i prodotti locali: olive dop, olio igp, vini, a partire dalla doc del Rosso Piceno che festeggia 50 anni, e il mercato dei Sibillini in piazza del Popolo insieme al Parco. E ancora: tour cittadini speciali con le guide, sconti nei negozi con la “fritto card”, il food truck in piazza del Popolo con i grandi chef oltre al ristorante del palafritto. Dal sindaco Guido Castelli arriva subito un appello ai commercianti ascolani: «Rimanete aperti -dice- Queste sono le occasioni per rilanciare il tessuto economico del centro storico e creare anche una fidelizzazione con i turisti. Di fronte al “pubblico” che organizza, ci deve essere il “provato” che coglie le opportunità. E’ un’occasione per fra crescere il pil della nostra città». Fritto Misto -sottolinea il presidente della Provincia, Paolo D’Erasmo– è l’evento enogastronomico più importante a livello interregionale tra Marche e Abruzzo ed è in grado di saper coniugare non solo quantità ma soprattutto qualità puntando su prodotti doc e dop. Grazie all’ostinazione di Greco e del Comune -ricorda il presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini- siamo arrivati alla quattordicesima edizione con Ascoli che è la location giusta». Dal direttore del Consorzio di tutela dei vini piceni arrivano le prime “chicche”. Nel corso di una degustazione curata dal sommelier Lucio Sestili saranno stappate alcune delle bottiglie di Rosso Piceno Superiore più vecchie che ci sono in giro. E’ stato proprio Sestili insieme al cavalier Guido Cocci Grifoni (pioniere anche della riscoperta del vitigno pecorino) ad imbottigliare le prime produzioni agli inizi degli anni ’70. Per l’occasione apriremo alcuni rossi piceni superiori delle annate ’70, ’73, ’74 e ’75 create l’alta ristorazione visto che prima si serviva principalmente vino sfuso». “Dentro al Fritto Misto – dice la vice presidente della Regione, Anna Casini – ci sono tante cose: dalla mostra su Cola dell’Amatrice all’esordio dell’olio igp, tra cui quello di monovarietale ascolana, all’oliva ascolana dop fino al convegno sui tartufi e al convegno sui fondi a disposizione per l’agricoltura dopo che il piano di sviluppo regionale è stato incrementato con latri 163 milioni giunti dalla altre regioni per le terre colpite dal sisma». Quando si parla di fritto è inevitabile parlare anche di salute visto che la frittura è da sempre “croce e delizia” di amanti del cibo e dl benessere fisico. Anche su questo fronte, l’edizione 2018 porta novità importanti. «Sarà utilizzato da tutti gli stand l’olio Frienn (friggere in dialetto napoletano, ndr) – rivela Greco – creato dal grande friggitore napoletano Pasquale Torrente, che sarà presente per uno show cooking speciale, insieme allo sponsor Olitalia e l’università di Bologna. Grazie all’esclusiva formulazione con olio di girasole altoleico, sarà possibile ottenere fritture senza schiuma e cattive odori»
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