Da sinistra Mario Radoni e Valerio Marchetti
«Prima delle Lega del Filo d’Oro i bambini sordo ciechi erano destinati a finire al manicomio o al Cottolengo (l’Istituto di Torino). Oggi invece… possono laurearsi in legge come è avvenuto nel caso di un ragazzo che lavora da noi….Ora accogliamo 850 bambini all’anno, ma all’inizio mandammo le prime maestre in Olanda ad apprendere i metodi per sviluppare l’assistenza. Oggi invece…abbiamo avuto il caso di due facoltosi genitori italiani che sono andati negli Stai Uniti per far seguire il loro figlio sordo cieco e poi sono stati rimandati in Italia. “C’è la Lega del Filo d’Oro che è meglio” gli hanno risposto». Sono alcune delle testimonianze portate da Valerio Marchetti, consigliere di amministrazione dell’associazione che ha il suo quartier generale a Osimo e ormai sedi in tutta Italia, che ha partecipato alla serata di beneficienza organizzata dal club service Round Table 42 di Ancona insieme alla Round Table 27 di Ascoli.
Valerio Marchetti
Alla fine a Marchetti, durante la cena al Conero Golf Club, è stato consegnato dal presidente Mario Radoni un maxi assegno simbolico (ma seguito da soldi veri) per aiutare la Lega. Marchetti, ex dirigente d’azienda e di banca ormai in pensione, dal 1968 è uno dei volontari-pionieri della Lega del Filo d’Oro. «Oggi collaboriamo con università e centri di ricerca -dice- Mezzo milione di italiani sono donatori ed abbiamo centrato risultati incredibili. Ho iniziato a fare il volontario a 18 anni negli anni ruggenti del ’68 e non ho più smesso. L’ultima sfida è la costruzione della nuova sede centrale che è completa al 50% e che ci permetterà di non avere più tante sedi sparse a Osimo».
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