Mister Cosmi durante la partita (Foto Edo)
di Claudio Romanucci
L’Ascoli torna a vedere i fantasmi. Cade ancora, per la seconda volta in tre giorni, e può solo sperare che domani le diretta avversarie per la salvezza non scappino. Il Parma si mostra per quello che è, compagine di rango pienamente in grado di passare in un colpo solo Frosinone e Palermo e puntare alla A diretta. Serse Cosmi, che voleva una reazione dopo la debacle pugliese, può accarezzare solo un volitivo secondo tempo dei suoi giocatori, null’altro. I crociati visti nel primo tempo potevano uscire dal Del Duca con un bottino più cospicuo.
Cosmi in sala stampa
«Quando prendi gol al secondo minuto è legittimo aspettarsi qualcosa di più nei successivi 90 – spiega il tecnico bianconero – abbiamo fatto il grave errore di non compattarci, abbiamo corso tanto e sprecato energie. Nella ripresa un po’ meglio. In questa fase del campionato bisognerebbe essere pronti, freschi e tranquilli. Oggi mi sembrava giusto dare una possibilità a Ganz. Mengoni aveva avuto un problema alla schiena durante il riscaldamento e non era al top. Ho approfittato poi del cambio per passare a quattro dietro. Siamo pagando l’assenza di giocatori come Bianchi, Carpani e Martinho. Da tempo giochiamo come due attaccanti senza poter fare molto altro, questo lo vedete anche voi».
Ganz dopo la partita col Parma
Per poco non rimetteva le cose a posto. Solo due minuti dopo il vantaggio parmense è arrivato ad un passo dall’1-1. Poteva finalmente sbloccarsi Simoneandrea Ganz: «Ci ho provato – ribadisce – se fosse andata dentro la prima palla che mi è capitata in apertura avremmo parlato di altro. Sapevamo di incontrare una squadra forte, l’avevamo preparata nel modo giusto. Lotteremo fino alla fine qualsiasi cosa succede».
Il tecnico del Parma, Roberto D’Aversa, dal canto suo, sottolinea l’importanza di essere partiti forte: «Non ricordo in questo campionato una prima frazione così ricca di occasioni per noi. Abbiamo peccato a non chiuderla, il plauso va a tutti, non solo a Siligardi e Calaiò. Il primo doveva uscire poi ha deciso di rimanere in campo e ha dato il suo contributo di peso. Umiltà e compattezza sono le nostre armi. Adesso pensiamo al Carpi, non ci possiamo permettere di recriminare su quello che abbiamo dato in ogni singola partita».
D’Aversa, tecnico del Parma
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