Arquata, 7 frazioni da perimetrare
Parte la cittadella delle attività
Arrivano Fico, Casellati e Tajani

POST SISMA - Il 28 aprile inaugurazione del piccolo centro commerciale. Domenica 22 aprile, invece, ecco il Centro Civico finanziato dal Rotary per le attività imprenditoriali. Il vicesindaco Franchi: «Momenti fondamentali per la comunità, ove sarà possibile la ricostruzione avvenga sul posto»
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Pretare

di Luca Capponi 

Pretare, Arquata, Piedilama, Tufo, Vezzano, Pescara e Capodacqua: sono queste le 7 frazioni (su 13) del comune di Arquata del Tronto che verranno perimetrate. Tra di esse sicuramente Pescara e probabilmente una parte di Arquata verranno delocalizzate, cioè spostate altrove. «Dove e come, lo decideranno gli studiosi insieme alla popolazione. -spiega il vicesindaco Michele Franchi– Perimetrare vuol dire ricostruire attraverso piani di recupero e linee guida. Ovviamente, sfrutteremo anche la più piccola possibilità di ricostruire tutto dov’era prima, questo è sicuro, anche se sarà difficile».

Il sindaco di Arquata Aleandro Petrucci (foto Vagnoni)

Nel frattempo, lungo la Salaria si attende l’inaugurazione della “Cittadella delle attività produttive” che si terrà il prossimo 28 aprile. Per l’occasione, il sindaco Aleandro Petrucci e il presidente della Regione Luca Ceriscioli hanno invitato all’evento i neo presidenti di Camera e Senato, vale a dire Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, oltre al presidente del Parlamento Europeo Vittorio Tajani. Il motivo è semplice: «Devono venire a conoscere la realtà del terremoto, partendo dall’area più colpita».
«Un’occasione per ripartire, la nostra rinascita passa anche da questa inaugurazione. -aggiunge Petrucci- Non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare il territorio, anzi, con la nostra scorza montanara ripartiremo più forti. Anticipo anche che a breve verrà emesso un bando di assegnazione per alcune nuove casette che verrano destinate alle coppie sposate di cui almeno un membro sia residente ad Arquata».
«La “cittadella” rappresenta un passo importantissimo, senza negozi ed attività siamo ancor più a rischio spopolamento, questo centro permetterà a chi lo vuole di stabilizzarsi qui e non andare via. -prosegue Franchi- Ora all’appello mancano i bar/alimentari di Spelonga e Borgo e il ristorante di Pretare, speriamo entro fine maggio di avere tutto». Infine, domenica 22 aprile alle 11, in quel di Borgo, scatta l’inaugurazione del Centro Civico finanziato dal Rotary. «Anche questo, sarà fondamentale per la comunità, per dare un segnale a tutti.-conclude il vicesindaco- Sarà destinato alle attività imprenditoriali, cooperative, start up e a chi ha voglia di mettersi in gioco. Ora aspettiamo la ricostruzione, che deve partire al più presto sono convinto che si possa fare, Arquata ha tutte le possibilità per ripartire».

 


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