L’edizione 2018 di Admo League è stata presentata a Palazzo Arengo di Ascoli
di Bruno Ferretti
Aiutare chi ha bisogno… aiuta a stare meglio. Si potrebbero sintetizzare così le finalità dell’Admo (Associazione donatori midollo osseo) che nella provincia di Ascoli sta svolgendo un’impegnativa campagna promozionale tesa a sensibilizzare, soprattutto i giovani, sulla solidarietà sociale. «Grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, abbiamo incontrato oltre 2.500 studenti -precisa con giustificata soddisfazione Elvezio Picchi, presidente della sezione Admo di Ascoli che conta circa 550 iscritti- Consideriamo molto positivi i risultati ottenuti perché tanti ragazzi hanno mostrato interesse e capito cosa significa aiutare i meno fortunati. Abbiamo avuto diverse iscrizioni e questo ci conforta».
«Nel 2005, quando siamo partiti con il progetto hanno aderito solo quattro, cinque scuole – aggiunge Picchi – siamo andati in crescendo e a questa quarta edizione del “Trofeo Admo Giochi Studenteschi” hanno aderito tantissime scuole. Un grazie particolare va alle aziende e agli enti che hanno condiviso il progetto dell’Admo e ci hanno sostenuto, a cominciare dall’Avis, dalle amministrazione comunali all’istituzione scolastica. Lo sport è un veicolo coinvolgente per i giovani e così, accanto al torneo studentesco di calcio, abbiamo abbinato una “staffettona”, una particolare corsa podistica che attraverserà il centro di Ascoli e di San Benedetto, preceduta da una passeggiata cui potranno partecipare tutti».
Ad Ascoli le partite di calcio si sono disputate nel campo dell’Istituto Agrario Ulpiani. Hanno partecipato le squadre del Liceo Scientifico Orsini, dell’Istituto Tecnico Industriale Fermi, dell’Istituto Tecnico Commerciale “Umberto 1°, dell’Istituto tecnico Biologico Mazzocchi e dell’Istituto Agrario Ulpiani. A San Benedetto hanno giocato, nei campi Europa e Ciarrocchi, le squadre delle seguenti scuole: Liceo Scientifico Rosetti, Ipsseoa Buscemi, Ipsia Guastaferro, Istituto tecnico commerciale Capriotti, Liceo Scientifico Locatelli e Istituto Tecnico Geometri Fazzini-Mercantini. Martedì prossimo 24 aprile al campo comunale Monterocco di Ascoli si disputeranno semifinali e finali di calcio. Giovedì 26 a San Benedetto la prima “Staffettona” (partenza e arrivo nella Rotonda Giorgini. “Staffettona” che ad Ascoli si svolgerà venerdì 4 maggio (partenza e arrivo in Piazza del Popolo). A queste gare podistiche parteciperanno 7 scuole con 10 atleti staffettisti (uno per ciascuna classe dalla prima alla quinta, fra cui almeno 3 ragazze).
«La “Staffettona” di Ascoli si svilupperà su un circuito cittadino di 600-700 meri – spiega Peppe Carosi, presidente del Marathon Club Ascoli che organizza – raccogliendo l’invito dell’Admo abbiamo aderito molto volentieri a questa iniziativa che contiene un importante significato di solidarietà sociale». L’assessore comunale Massimiliano Brugni ha elogiato l’impegno dell’Admo sottolineando «l’importanza di far capire ai giovani quanto sia importante, e anche gratificante, fare del bene agli altri, soprattutto a chi sta male. Noi come amministrazione comunale siamo pronti a sostenere questa lodevole iniziativa e ringraziamo tutti quanti hanno contribuito e continueranno a farlo». «Lo sport è un importante strumento formativo ma anche educativo che parla ai ragazzi – ha detto Serafina Olmo, responsabile dell’Ufficio scolastico sport delle province di Ascoli e Fermo – uno strumento capace di trasmettere valori etici e di solidarietà». Alla presentazione del “4° Trofeo Admo League” hanno partecipato anche il professor Renato Aubert insegnante dell’Istituto Agrario, lo studente Edoardo Mariani che ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto ad iscriversi all’Admo dopo averne condiviso le finalità umanitarie. Presente Emidio Angelini in rappresentanza degli iscritti Admo. Per l’Avis, stretta partner dell’Admo, è intervenuta Alessandra Lazzarini la quale ha ricordato che per effettuare un trapianto di midollo occorrono dalle 100 alle 120 sacche di sangue, quindi la necessità di aumentare le donazioni. «La salute è un dono meraviglioso e bisogna saperla condividere» ha detto la Lazzarini. Insomma un felice connubio sport e salute, divertimento e solidarietà, che può salvare vite umane. Non resta che applaudire.
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