di Benedetto Marinangeli
E’ una Samb estremamente incerottata quella che è salita questa mattina sul pullman con direzione Pordenone. «Ho un esercito di giocatori indisponibili -dice Eziolino Capuano- e faccio prima a contare quelli che ci sono. Bove, Bacinovic, Marchi, Miceli, Esposito sono fuori. Ma anche gli stirati come Miceli e Marchi verranno in panchina per condividere questo momento storico e per stare vicini ai compagni».
Formazione quindi scontata con il 3-4-1-2 con il giovane Candellori a fianco di Gelonese centrocampo e Bellomo che oltre ad innescare il tandem offensivo Stanco-Valente si dovrà sacrificare anche in fase di copertura.
Mister Capuano: mai banale
Sul Pordenone (fischio d’inizio domenica 22 aprile alle 16,30) Capuano è esplicito ed anche se i numeri (terzultima difesa del girone e formazione che in casa ha subito più reti) sono spietati, la pensa così. «Il Pordenone è una delle squadre che è partita per vincere il campionato e che si è rinforzata molto a gennaio. Poi a volte può capitare che le prestazioni non coincidano con gli investimenti. Il loro potenziale umano non può avere come figlia questa classifica (nono posto, ndr). Sicuramente non sta face bene. I friulani hanno certi numeri perché fanno molto più la fase propositiva. Per come vedo io il calcio, però, una squadra è forte quando fa bene le due fasi e ha un equilibrio. Nocciolini? E’ uno dei giocatori più forti della categoria, purtroppo nel Pordenone non si sta esprimendo. Magari se fosse venuto qui avrebbe fatto 14 gol, ma nel calcio non ne abbiamo la riprova».
Pungolato sul fatto se la Samb potesse restare più attaccata al Padova in classifica, Capuano la pensa così. «Ringrazierò sempre questo gruppo di ragazzi e faccio anche i complimenti alla società nel suo complesso. La maggior parte di loro venivano da stagioni deludenti e a San Benedetto si sono rigenerati. E’ il gruppo più bello e più forte che ho allenato e che non dimenticherò mai. Il tutto grazie alla illimitata competenza di chi ha costruito questa Samb. Ma certamente non si può dire che il livello di partenza fosse quello di Padova e Reggiana».
Sulle discutibili designazioni arbitrali (due segnalinee di Padova affiancano Amabile di Vicenza) Capuano è esplicito. «Quest’anno contro di noi ci sono state nefandezze di ogni genere da parte dei direttori di gara. E’ inutile elencarle ma per cinque partite consecutive gli arbitri contro di noi sono stati sfortunati. E poi non mi fate pensare alle designazioni di domani. Questo è il vero rammarico della stagione della Samb, sono le nefandezze che abbiamo subito. Questo campionato poteva essere come quello del Leicester se avessimo avuto dalla nostra un paio di episodi arbitrali fra i tantissimi a sfavore che ci hanno penalizzato».
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