Alice Pagani in “Loro”
di Luca Capponi
Alla corte dei miracoli di Riccardo Scamarcio, il traffichino-cocainomane-procacciatore di “giovani pulzelle” nel nuovo film del premio Oscar Paolo Sorrentino, ci sono anche “loro”. Alice Pagani e Monica Riva. Entrambe ascolane. Entrambe in una delle pellicole più discusse (e viste) del momento.
La Pagani, attrice e modella di 20 anni, vanta già un curriculum di tutto rispetto: il debutto sul grande schermo risale al 2017, ne “Il permesso – 48 ore fuori” di Claudio Amendola, un bel noir in cui nonostante le poche sequenze, lasciava già intuire quell’ideale di bellezza fragile emerso prepotentemente in “Loro 1”. Per lei, che frequenta la scuola romana di Ivonne D’Abbraccio, nel 2017 c’era stato anche “Classe Z” di Guido Chiesa e una parte più corposa rispetto all’esordio.
Alice Pagani
Ora però la prova del nove nel nuovo lungometraggio del regista napoletano, basato sulle vicende di Silvio Berlusconi nella seconda metà degli anni Duemila, prima e durante le inchieste per gli scandali sessuali che lo hanno riguardato. Si tratta di un dittico la cui seconda parte uscirà il 10 maggio. Alice interpreta Stella, una lolita dagli occhi blu a cui Scamarcio (la sua figura è ispirata a quella dell’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini) assegna il compito di “intrattenere” un misterioso figuro dal soprannome tonante: “Dio”. Per la Nostra un ruolo molto forte, un paio di sequenze mozzafiato girate in una specie di salone di bellezza e spericolati primi piani in bikini tra feste-rave in Sardegna e “cene eleganti”.
Ruolo minore invece per la Riva, che col suo fisico statuario non poteva non essere anche lei tra le prescelte in un film che a livello di forme femminili e sensualità non si risparmia nulla. Classe 1985, la Riva ha avuto una carriera prettamente televisiva, in cui si ricordano, tra le altre cose, la fiction “Un posto al sole”, il reality “Grande Fratello” e la partecipazione agli spettacoli del “Bagaglino”. Al cinema aveva avuto una parte nel cinepanettone “Vacanze di Natale a Cortina” (2012).
Curiosità. Non è la prima volta che Sorrentino (il quale ai tempi del libro “Hanno tutti ragione” del 2010 ebbe una polemica col sindaco Guido Castelli in merito all’utilizzo di Ascoli, secondo il primo cittadino dequalificante, nella storia da lui narrata) fa ricorso ad attrici ascolane. Per “La grande bellezza”, che gli valse la vittoria all’Academy, ingaggiò Giovanna Vignola nel ruolo della mitica Dadina.
Monica Riva
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