Festeggiano la Liberazione usando il fantoccio del duce per giocare alla pignatta, rievocando così i fatti di piazzale Loreto.
Tra i vari appuntamenti di Macerata per il “25 Aprile” festa della Liberazione quello messo in scena in piazza Cesare Battisti ha attirato più degli altri l’attenzione. La «Pignatta antifascista», allestita dalla Palestra Popolare Macerata e dal Collettivo Antifa. Il gioco tradizionale in cui si deve colpire con un bastone un fantoccio per far uscire i premi, di solito caramelle e dolciumi, è stato usato in chiave politica dagli organizzatori che hanno rievocato l’episodio di piazzale Loreto in cui Benito Mussolini fu appeso a testa in giù. Accanto il ring per le esibizioni di boxe e di kick boxing e i pannelli affissi sulla storia della Resistenza. Una scelta provocatoria che è proseguita dopo che il primo fantoccio è stato fatto cadere a terra, sostituito con con una figura pelata, con una maglia nera, la croce celtica sul petto e un braccio alzato nel segno del saluto romano. Con facile riferimento a Luca Traini.
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