Il nuovo amministratore unico della Caffè Meletti srl è un esperto del food and beverage a livello nazionale e internazionale. Si tratta del sambenedettese, residente ad Ascoli, Valter Di Felice. Classe 1973, già national chef executive in Unilever Italia, multinazionale che detiene i marchi i più conosciuti nel campo dell’alimentazione e delle bevande, è ritenuto l’uomo giusto per far fare al Caffè Meletti un altro passo avanti dopo il raggiungimento di un saldo di bilancio positivo. «Di Felice – spiega la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno – ha ampie e comprovate competenze in particolare nel lancio e nella implementazione di prodotti a marchio».
Oggi pomeriggio l’assemblea dei soci della Caffè Meletti srl, società strumentale della Fondazione il Cda della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, ha formalizzato la nomina e approvato il bilancio consuntivo 2017. Dal 2016 la Caffè Meletti srl aveva come presidente il segretario generale della Fondazione Fabrizio Zappasodi affiancato, nel Cda, da altri due dirigenti della Fondazione, Marco Perosa e Stefano Amadio. Ora invece, ritenendo conclusa la fase del risanamento del bilancio, è stato deciso di cambiare rotta con la nomina di un esperto del settore. Il nuovo amministratore delegato il compito di rilanciare ulterioremente l’attività del Caffè Meletti.
A questo cambio al vertice si è giunti dopo che il 2017 si è chiuso con un bilancio molto positivo per la Caffè Meletti srl. Non solo perché, ormai, il bilancio in rosso è un solo un ricordo, visto che il documento contabile del 2017 si è chiuso con un’attivo, anche se modesto ma certamente molto significativo, di 230 euro. Ma soprattutto perché il fatturato, nel corso dell’anno scorso, è aumentato di circa 50.000 euro. Continua ad andare molto bene, in particolare, il ristorante del Caffè Meletti che sta conquistando, con una cucina sì tradizionale ma nello stesso tempo raffinata, sempre più estimatori. Dove invece esistono molti margini di miglioramento è certamente nella caffetteria. Nel corso degli anni, purtroppo il Caffè Meletti, simbolo indiscusso della città, conosciuto in tutto il mondo, ha visto un allontanamento della locale mentre per i turisti è una tappa d’obbligo.
«Le energie profuse dalla proprietà nella gestione della società strumentale in termini di indirizzi strategici ed organizzativi – commenta la Fondazione – hanno comportato, già a partire dall’anno 2015, un consistente aumento del fatturato ed una netta inversione di tendenza della redditività operativa. In particolare, la strategia aziendale di valorizzare le professionalità, di aprire il Caffè a tutta la comunità attraverso eventi ed iniziative stabili e differenziate, l’adozione di una politica di qualità e di ottimizzazione dei costi, hanno prodotto risultati via via migliori rispetto al passato, nonostante le calamità che hanno investito il territorio piceno>>.
«Avere il bilancio in positivo – sottolinea ancora la Fondazione – ha sempre rappresenta un avvenimento particolarmente significativo per la società che, per la prima volta, è stata in grado di raggiungere un siffatto risultato economico anche grazie alla risoluzione positiva di contenziosi tributari instaurati con l’Agenzia delle Entrate aventi ad oggetto il rimborso di imposte pagate prudenzialmente nel periodo dal 2001 al 2005. Tale obiettivo di bilancio rappresenta una pietra miliare nel percorso di consolidamento del fatturato e di miglioramento degli indici aziendali. Dopo aver consolidato l’immagine dello storico Caffè come cuore pulsante della vita cittadina, luogo e vetrina per ospitare le eccellenze del territorio e generare valore, ora è tempo che la Caffè Meletti Srl si apra a nuovi scenari, a nuove sfide commerciali». Per farlo, appunto, è stato scelto come timoniere unico Valter Di Felice. La Fondazione conferma anche la volontà di continuare a investire nella gestione diretta dello storico Caffè Meletti «nella consapevolezza che esso continua a rappresentare un punto di riferimento insostituibile per la comunità ascolana ed un indiscusso e ammiratissimo veicolo di promozione del territorio».
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