Baby gang a Porto d’Ascoli «Potete chiudere in qualsiasi modo, tanto noi entriamo lo stesso»
SAN BENEDETTO - E' in questo modo che "segnano" il territorio. Anche minori tra i sospetti per gli atti vandalici che vanno avanti da settimane ai danni delle strutture della parrocchia Cristo Re
Uno degli ingressi forzati dalla gang presso la parrocchia del Cristo Re a Porto d’Ascoli
di Serena Reda
«Sono entrati questa notte verso l’1,30 – spiega don Pio, il parroco di Cristo Re – hanno rotto un piccolo cancello bianco che permette l’accesso al campo sportivo – prosegue – poi hanno sfondato la porta di un appartamento e scritto insulti osceni che abbiamo dovuto coprire affinché i più piccoli, che hanno accesso al campo, non vedessero».
Una vicina riporta di aver visto quattro ragazzi, uno dei quali indossava una maglia rossa. E non sembra certo un caso. Fonti certe riportano infatti di aver cacciato gli stessi quattro soggetti, tra cui anche minori, nei giorni precedenti. Mandati via hanno quindi risposto con insulti e iniziato a spedire messaggi intimidatori del tipo «potete chiudere in qualsiasi modo, entriamo lo stesso». La baby gang, perché di questo a tutti gli effetti si tratta, sembra però essersi aggirata e appostata da tempo nella parrocchia. Si parla di atti più o meno gravi, culminati nelle vandalizzazioni della notte scorsa, ma che nelle ultime due o tre settimane hanno permesso di portare a dei sospetti. La denuncia, tuttavia, è stata fatta contro ignoti per danneggiamenti.
Necessari provvedimenti che don Pio prontamente ha adottato: «Trattandosi di ragazzi che circolano qui, finché non saranno gli stessi ragazzi a cacciarli, sospenderò tutte le attività che si svolgono nel campetto. Allo stato delle cose – conclude il parroco – meglio sarebbe per gli stessi ragazzi se si presentassero a chiedere scusa e riparare i danni». Parole da cui emergono sospetti più che circostanziati.