Ecco Serse Cosmi alla vigilia del 60° compleanno e di Ascoli-Avellino
di Bruno Ferretti
Il regalo più bello, quello più gradito, Serse lo aspetta dalla sua squadra. La vittoria contro l’Avellino che vale mezza salvezza, E forse qualcosa di più. Il regalo per la festa di compleanno che capita proprio nel giorno della partita. L’allenatore del Picchio, infatti, è nato a Perugia il 5 maggio 1958 e pertanto sabato compie 60 anni.
Cosmi, per l’Ascoli è stata una vigilia di passione in vista dello scontro diretto con l’Avellino?
«Direi una vigilia di tensione. Una giusta tensione perché sappiamo tutti cosa ci giochiamo contro l’Avellino a tre giornate dalla fine. Avremo di fronte un avversario che si trova nella nostra stessa situazione di classifica e cerca punti per salvarsi. Vincere questa partita è molto importante e in tutti noi, squadra, staff, dirigenza c’è questa consapevolezza».
L’Ascoli che tipo di partita dovrà giocare?
«Noi dobbiamo fare la nostra partita senza riferimenti all’avversario. Un avversario esperto, con importanti valori individuali, che merita rispetto. Dovremo giocare con grande concentrazione, con umiltà, e con tanta voglia di vincere».
Fra la salvezza e la retrocessione ci sono i playout. E’ un’ipotesi che ha considerato?
«Ai playout io non voglio andare. Gli spareggi salvezza potevano essere un obiettivo due mesi fa quando eravamo staccati sul fondo della classifica, adesso possiamo puntare alla salvezza diretta e molto dipenderà dall’esito di questa partita contro l’Avellino che uno degli avversari diretti».
Come valuta il recupero di Bianchi?
«Manca dalla partita di Palermo a fine febbraio. E’ un recupero importante perché Tommaso è un centrocampista di esperienza e di qualità, e sa interpretare quel ruolo nella maniera migliore».
E’ la terza partita in sette giorni: farà un po’ di turnover?
«Come ho già detto in altre occasioni, non sono un appassionato del turnover ma qualcosa cambieremo».
Cosmi, per la salvezza quanti punti servono?
«Fare troppi calcoli secondo me è sbagliato. Bisogna concentrarsi sulla prossima partita per cercare di fare il massimo, e basta. In questo campionato le sorprese non sono mai mancate e quindi è inutile fare previsioni».
Il presidente Bellini ha detto che crede pienamente nella salvezza diretta..
«Il presidente ci ha sempre creduto, anche quando la nostra classifica era peggiore di quella attuale. La sua fiducia è importante. Adesso tocca a noi. C’è poco da pasta parlare, cerchiamo i fatti».
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