di Claudio Romanucci
Un altro brutto Ascoli. Contratto, apparentemente timoroso, talvolta votato più a difendere che a ricercare il successo che l’avrebbe tirato fuori dalla zona retrocessione e playout. Un film già visto per i circa 5.500 tifosi del “Del Duca”, come a Chiavari quattro giorni fa e come accaduto nelle precedenti gare. La classifica aspetta di essere completata con i posticipi ma la percentuale di arrivare alla salvezza diretta cala inesorabilmente a 180 minuti dal termine. Fanno festa alla fine gli ospiti: dall’Irpinia sono saliti in 450, desiderosi di invertire un trend negativo allarmante, praticamente inalterato dal cambio Novellino-Foscarini. Il punto è indubbiamente un buon risultato, grazie al calendario agevole che hanno di fronte.
Nel giorno del sessantesimo compleanno Cosmi non riceve alcuni regalo dai suoi ragazzi: «Avellino meglio in campo di noi nel primo tempo, avevano più gamba – ha detto nel dopogara – negli spazi erano particolarmente insidiosi, Rincorrere gli avversari è oggi una delle cose più difficile da fare. Nella ripresa ci hanno consegnato la metà campo ma avevamo speso troppo, eravamo prevedibili. Abbiamo creato poco ma rischiato poco. Se stiamo in questa situazione di classifica un motivo ci sarà. Se mi accodo agli insoddisfatti di molti sono propenso a farlo per la gara di Chiavari. Oggi abbiamo giocato contro una squadra che nel girone d’andata era in un’altra posizione di classifica. Buzzegoli non attraversa il suo momento migliore della stagione ma è anche uno dei giocatori decisivi che abbiamo, bene Bianchi al rientro». Cosmi sostiene che «i giocatori hanno dato tutto quello che possono dare. Pinto ha preso una botta, ma non è grave. Mignanelli? Due palle le ha messe, ma serve uno che la butta dentro. Qualche mese fa lo volevano tutti in campo se non ricordo male. Il ragazzo forse sente troppo questa situazione. Ma se non c’è Martinho… Ora comunque pensiamo al Pescara: ci sarà De Santis al posto di Padella (squalificato, ndr)».
Foscarini, allenatore dell’Avellino
Il tecnico ospite Foscarini è contento a metà: «Siamo stati poco coraggiosi. Andare all’intervallo sull’1-0 era tutta un’altra cosa per noi. Nella ripresa abbiamo pagato il calo di qualche elemento. Alla fine ci siamo accontentati tirando i remi i barca, forse anche l’Ascoli. Per un’ora di partita ho visto le squadre che hanno cercato di superarsi poi il risultato diventato troppo importante e certe giocate sono diventate più difficili».
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