Vendevano auto senza fare
il passaggio di proprietà:
assolti padre e figlio

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Erano finiti a processo con l’accusa di bancarotta semplice documentale a causa della gestione non ritenuta, dall’accusa, non proprio “precisa” della contabilità. Ma lunedì mattina, padre e figlio titolari di un autosalone ascolano poi chiuso sono stati assolti perchè “il fatto non sussiste” dal giudice Claudia Di Valerio. Gli imputati sono stati difesi dall’avvocato Mauro Gionni.

Mauro Gionni

Secondo l’accusa nei tre anni antecedenti la dichiarazione di fallimento, i libri contabili e le altre scritture previste dalla legge erano stati tenuti in maniera irregolare e incompleta contabilizzando poste attive inesistenti ed erano state omesse cessioni di auto non regolarmente contabilizzate. In precedenza nei confronti dei due ex titolari era stato emesso un decreto penale di condanna con una pena pecuniaria di 15.000 euro a testa in sostituzione di una condanna a due mesi. Tale decreto è stato impugnato e così si è aperto il processo. Nel processo era stato citato come testimone anche un noto medico del Mazzoni che aveva acquistato un paio di autovetture senza però ricevere il passaggio di proprietà.


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