di Maria Nerina Galiè
Brutta annata questa per asili nido e centri per l’infanzia, comunali o convenzionati, da quando la Regione Marche non ha più stanziato i contributi. Ma sarà solo una questione di tempo poiché sono in arrivo nuovi e importanti aiuti da parte dell’ente di Ancona e dello Stato. Miur, Inail e Regione già alla fine del 2017 hanno messo a disposizione fondi, indetto bandi e predisposto la modulistica per distribuire risorse per l’infanzia in attuazione del Piano integrato di istruzione per la fascia 0-6 anni (legge 65 del 13 aprile 2017), previsto dalla legge sulla “Buona scuola”.
Per l’anno 2017 i finanziamenti regionali a sostegno dei Comuni, da destinare ai nido gestiti direttamente, dati in appalto o convenzionati, sono stati interrotti. Infatti, per l’anno educativo in corso, le spese di gestione degli istituti sono rimaste totalmente in capo ai Comuni stessi, alle coop o ad entrambi. E’ andata un po’ meglio alle famiglie con figli da 0 a 36 mesi grazie a due strumenti che in qualche caso hanno alleggerito le rette mensili.
Dalla Regione, con i fondi Por Marche FSE 2014-2020, sono stati attivati per l’anno 2017/2018 i Voucher, cioè buoni di un valore massimo di duemila euro a famiglia, fino a 200 euro al mense per 10 mesi, da spendere per “l’acquisto di servizi socio-educativi per la prima infanzia”. Essi comprendono: Nidi pubblici e privati, Centri per l’infanzia con pasto e sonno pubblici e privati, Centri senza pasto e sonno pubblici e privati, Nidi domiciliari. Al contributo erano ammesse famiglie, con Isee non superiore a 25.000, monogenitoriali e nucleari dove entrambi i genitori erano occupati.
L’assessore regionale Loretta Bravi
La graduatoria, approvata con decreto regionale 141 del 2017, ha premiato nella provincia di Ascoli Piceno 64 famiglie così distribuite: 1 a Spinetoli, 4 a Folignano, 1 ad Acquasanta, 25 a San Benedetto del Tronto, 2 a Montalto delle Marche, 2 a Grottammare, 4 a Monteprandone, 1 a Colli del Tronto, 1 a Venarotta, 1 a Comunanza, 1 a Monsampolo del Tronto, 1 a Cupra Marittima, 5 ad Offida e 14 ad Ascoli Piceno. E’ prevista per lunedì prossimo, 14 maggio, la discussione in Giunta Regionale del bando per l’assegnazione dei voucher nell’anno 2018-2019 e che vedrà modificati, a favore degli utenti, alcuni indicatori per l’assegnazione dei punteggi e provvederà a snellire la parte burocratica relativa alla compilazione delle domande. Sempre riferito all’anno educativo in corso, ma prorogato anche per il prossimo, l’Inps ha messo a disposizione, il “Bonus asilo nido”: 11 rate mensili da 90,91 euro per ogni retta pagata e documentata, senza vincoli di reddito o condizione. Le due forme di contributo non sono cumulabili.
Il sostegno ai Comuni per il mantenimento, e addirittura il potenziamento dell’assistenza ai più piccoli, arriva dal Ministero che attraverso le Regioni attuerà il “Piano pluriennale per la promozione del sistema integrato di istruzione per la fascia 0-6 anni”, un sistema di cofinanziamento, tra Miur, Regione e Comuni singoli o associati, teso al potenziamento dei servizi e l’abbassamento dei costi, già previsto dalla legge 107 del 2015, nota come Buona Scuola. Il 23 aprile scorso con delibera di Giunta Regionale 561, in riposta al decreto del Miur numero 65 del 13 aprile 2017 e della Delibera del Consiglio dei Ministri dell’11 dicembre 2017, ed in linea con il “Tavolo regionale di programmazione” del 9 marzo 2018, la Regione ha approvato gli “Indirizzi e criteri per la definizione del Programma regionale degli interventi per il Sistema integrato di educazione ed istruzione e modalità di presentazione delle istanze da parte dei comuni delle Marche, in forma singola ed associata”. Gli interventi finanziabili sono di tre tipologie. Il primo asse riguarda agli edifici pubblici destinati all’accoglienza dei bambini e prevedono nuove costruzioni, ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione, messa in sicurezza meccanica e in caso di incendio, risparmio energetico. Non sono comprese le opere di adeguamento antisismico e messa in sicurezza degli edifici in quanto già predisposti da appositi canali di finanziamento. Il secondo punto di interesse sono le spese di gestione, in quota parte, dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione. Infine saranno implementati gli interventi di formazione del personale educativo e docente.
Sempre nella delibera del 23 aprile si legge: “Le risorse complessive previste per l’annualità corrente (2018) sono costituite: dal contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (art. 12, comma 4 D.Lgs. 65/2017), ancora in corso di determinazione nel suo esatto ammontare; dal Fondo Regionale per un importo massimo pari a 1.100.000,00 Euro; dal cofinanziamento dei comuni, singoli o associati interessati. Infatti, anche i Comuni o le loro Associazioni sono tenuti al cofinanziamento ai sensi dell’art. 8, comma 4 del D.Lgs. 65/2017”. In particolare, ai Comuni che vogliono aderire al progetto, in forma singola o associata, la Regione Marche chiede che presentino “la loro candidatura che potrà riguardare una o più tipologie d’intervento previste dal presente documento e potrà interessare servizi e scuole dell’infanzia statali e paritari. (…) Entro il mese di giugno 2018, in relazione alle risorse finanziarie disponibili, verrà definito il programma regionale per lo sviluppo del sistema integrato di educazione e di istruzione nell’ambito del quale saranno inseriti gli interventi che, in ciascuna delle tre graduatorie, risultano collocate in posizione utile al finanziamento”. Le risorse verranno erogate ai Comuni entro il 31 luglio di ciascun anno.
Risalgono inoltre a novembre 2017 le risorse pari 4,2 milioni di euro dall’Inail da destinare a nuovi Poli per l’infanzia e di € 5.318.025,00 dal Miur, sulla base dei quali la Giunta Regione ha ripartito la somma con decreto 713 del 20 novembre 2017. Ecco come sono stati suddivisi i fondi tra i principali Comuni della provincia picena: Ascoli Piceno 203.747 euro, Castel di Lama 52.512 euro, Folignano 35.278 euro, Grottammare 32.328 euro, Monteprandone 49.217 euro, Offida 34.556 euro, San Benedetto del Tronto 124.545 euro, Unione dei Comuni Vallata del Tronto 20.971 euro. Il provvedimento era stato presentato a novembre scorso dall’assessore regionale all’Istruzione Loretta Bravi che in una nota sottolineava l’intento di voler sostenere le famiglie “nell’espletamento delle funzioni educative e nella difficoltà a conciliare il lavoro e gli impegni familiari che condizionano fortemente le scelte della coppia per ciò che riguarda il numero dei figli e la partecipazione al mondo del lavoro. La territorialità insieme agli indirizzi dati dal Miur, è il principio che ci ha guidato – continua la nota – perché il sistema integrato 0-6 deve avere una ricaduta ovunque nelle Marche”.
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