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L’Ascoli non riesce a vincere
Ai playout contro l’Entella:
l’andata giovedì a Chiavari (Le foto)

SERIE B - Contro il Brescia finisce 0-0. Traverse di Longhi e Clemenza. Grandi parate del portiere lombardo Minelli. Bianconeri generosi ma inconcludenti. Nel finale Agazzi evita la beffa. Il Novara, sconfitto in casa dall’Entella (0-1), retrocede in C con Ternana e Pro Vercelli. Il Parma promosso in A con l’Empoli. Vanno ai playoff Frosinone, Palermo, Venezia, Bari, Cittadella e Perugia.
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Al fischio finale capitan Addae si copre il volto con la maglia: l’emblema della delusione bianconera

di Bruno Ferretti

(Fotoservizio Edo)

Non va come il popolo bianconero spera. Il pareggio a reti inviolate salva il Brescia e costringe l’Ascoli a disputare i playout. Una novità assoluta perché in passato non era mai capitato. La squadra di Cosmi se la vedrà con l’Entella che sorprende tutti vincendo lo scontro diretto a Novara (0-1, gol di Crimi a metà ripresa). Grazie a questo exploit l’Entella raggiunge il Novara a quota 44 e lo condanna alla retrocessione diretta in virtù del vantaggio acquisito negli scontri diretti. Il Novara, così, farà compagnia a Ternana e Pro Vercelli che avevano già in tasca il biglietto per il viaggio in Lega Pro. Mentre il Parma con il secondo posto è promosso in serie A insieme all’Empoli. Ai playoff, nell’ordine, Frosinone, Palermo, Venezia, Bari, Cittadella e Perugia.

D’Urso tenta di superare un avversario

L’Ascoli, con il pareggio contro il Brescia, chiude a 46 ovvero al quint’ultimo posto grazie al quale avrà il vantaggio di disputare la partita di ritorno al “Del Duca” (giovedì 31 maggio, ore 20,30), mentre quella di andata si disputerà al Comunale di Chiavari giovedì prossimo 24 maggio (ore 20,30).

Contro il Brescia la squadra di Cosmi non riesce a vincere (come all’andata, 0-1) pur giocando con il massimo impegno e dando tutto quello che poteva dare. Nella partita più importante dell’anno riemergono limiti e lacune di alcuni calciatori. L’Ascoli è carente soprattutto in fase conclusiva e si rende pericoloso solo con qualche tiro da fuori e un paio di mischie nei minuti finali. Ma rischia su un paio di ripartenze dei lombardi favorite da errori a centrocampo di D’Urso e il nuovo entrato Kanoutè.

Baldini in ripiegamento su Caracciolo

Cosmi conferma in blocco la squadra vittoriosa a Pescara ad eccezione dello squalificato Bianchi, sostituito da D’Urso. Al Brescia basta il pareggio e gioca con molta cautela lasciando davanti solo Caracciolo. La prima e forse migliore occasione per l’Ascoli al 14’ quando Baldini, dimenticato dai difensori avversari, colpisce da due passi di testa su cross da calcio d’angolo: ma il tiro è centrale e finisce fra le braccia di Minelli che sembrava ormai battuto. La seconda conclusione al 40’ è di Clemenza servito da Monachello: il diagonale esce di poco alla sinistra di Minelli. Prima del riposo l’Ascoli perde per infortunio Cherubin e al suo posto entra Padella che si piazza al centro della difesa mentre Gigliotti si sposta a sinistra e De Santis resta a destra. Nell’intervallo il Brescia cambia Ndoj con Bisoli. E dopo due minuti sfiora il gol con un gran tiro da fuori dell’avanzato Longhi che si stampa all’incrocio dei pali. Scampato il pericolo Cosmi rinforza l’attacco inserendo Rosseti al posto di Baldini, ma il cambio non migliora la situazione. Ci prova Clemenza da fuori ma Minelli è ben piazzato e respinge. Il duello fra i due si ripete al 23’ quando Minelli devia sulla traversa una punizione velenosa di Clemenza. Sospinto dai tifosi, che non smettono mai di incitare, l’Ascoli ci prova (invano) in tutte le maniere.

Pinto a terra, l’arbitro controlla

Doppio cambio al 29′: Kanoutè per De Santis nell’Ascoli, Okwonkwo nel Bescia in luogo dell’evanescente Spalek. Poco dopo Pulga manda in campo anche Dall’Oglio richiamando Curcio. L’Ascoli ci prova con un tiro dal limite di Rosseti (42’) sul quale Minelli compie una formidabile deviazione in tuffo. Un minuto dopo D’Urso perde palla a centrocampo e il 18enne Tonali se ne va palla al piede affiancato da Caracciolo. Entrano in area e sembra gol fatto ma Tonali sbaglia il passaggio e Agazzi riesce ad arpionare il pallone evitando la beffa. Poi è Kanoutè a perdere un facile pallone e il Brescia riparte in campo libero ma sciupa anche stavolta. L’Ascoli nei cinque minuti di recupero va all’assalto con le residue energie. Sull’ultimo angolo va a saltare anche il portiere Agazzi, ma invano. Finisce pari, senza gol. Per salvarsi, l’Ascoli dovrà soffrire ancora.

ASCOLI (3-5-2): Agazzi; De Santis (29’st Kanoutè), Gigliotti, Cherubin (47’pt Padella); Mogos, D’Urso, Addae, Baldini (14’st Rosseti), Pinto; Clemenza, Monachello. A disposizione: Lanni, Venditti, Mengoni, Mignanelli, Florio, Parlati, Castellano, De Feo, Ganz. Allenatore: Cosmi.

BRESCIA (4-5-1): Minelli; Coppolaro, Gastaldello, Lancini, Longhi; Spalek (29’st Okwonkwo), Ndoj (1’st Bisoli), Tonali, Martinelli, Curcio (35’st Dall’Oglio); Caracciolo. A disposizione: Pelagotti, Somma, Embalo, Rivas, Cancellotti. Allenatore: Pulga.

Arbitro: La Penna di Roma (assistenti Cangiano e Opromolla, 4° ufficiale Marini).

Note: spettatori paganti 4.015 per un incasso di 19.368 euro, abbonati 2.678, quota 19.774 euro. Ammoniti: Coppolaro (B), Ndoj (B), Gastaldello (B), Curcio (B), Longhi (B), Addae (A), Rosseti (A) tutti per gioco falloso. Angoli 5-1 per l’Ascoli. Recupero 3’+5′.

In tribuna, tra gli ex, anche Andrea Cristiano

Due ex “bandiere” dell’Ascoli per la partita decisiva: Daniele Di Donato e Andrea “Cobra” Soncin

Applausi per l’indimenticabile Giancarlo Pasinato


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