Mercato immobiliare nel Piceno
Riviera su, Ascoli giù

I DATI - Nel primo trimestre 2018 San Benedetto si conferma il comune più virtuoso per gli investimenti con 17,6 milioni, segue molto distante il capoluogo con 9,6 milioni. Continua ad aumentare il differenziale tra le due macroaree
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Oltre 5.000 compravendite di immobili si registrano complessivamente nel Piceno dal febbraio 2015 a oggi. E’ quanto emerge da un’indagine del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Ascoli, che ha analizzato i dati della Banca del Dato Immobiliare. Nel confronto dei trimestri, il comparto residenziale mostra una minima proiezione positiva rispetto al 2017 ma non raggiunge la performance del 2016. Segnali positivi arrivano dall’aumento nei segmenti commerciali e sviluppo delle aree edificabili dove nei primi mesi del 2018 si registrano oltre 7 milioni di compravendite. «Ciò sta ad indicare che forse qualcuno ha iniziato a vedere il futuro con positività. -commenta Leo Crocetti, presidente provinciale del collegio- Nei prossimi mesi vedremo se il trend sarà confermato oppure se il dato è da leggere come evento circostanziato ed isolato».

Case lesionate dal sisma ad Ascoli

Nel primo trimestre 2018, San Benedetto del Tronto si conferma il comune più virtuoso per gli investimenti con 17,6 milioni, segue molto distante Ascoli con 9,6 milioni con un differenziale dell’83%. Il dato è preoccupante per Ascoli se si confronta con il primo trimestre del 2016 e del 2017 dove le differenze tra i due comuni erano minime (10% nel 2016 e 5,7% nel 2017). Nel solo segmento residenziale, a San Benedetto sono stati investiti 15,6 milioni di euro, mentre nel commerciale l’investimento è pari a 1,4 milioni. Ad Ascoli, si registrano 6,4 milioni di investimento nel residenziale e 2,3 milioni nel commerciale.
Continua dunque ad aumentare il differenziale degli investimenti tra le due macroaree, ovvero Ascoli e San Benedetto, con una tendenza verso i settori della zona marittima che registrano un più 76,35% che nel solo segmento residenziale supera il 110%. Tra i comuni più grandi, con più di 4.000 abitanti, peggiorano Castel di Lama e Offida; Monteprandone è sostanzialmente stabile; migliorano invece Folignano, Monsampolo, Ripatransone e Spinetoli. «Dopo il sisma 2016 i comuni del cratere assistono non solo al crollo delle case -fanno sapere dal Collegio Geometri di Ascoli- ma a un progressivo e inarrestabile crollo del mercato immobiliare».

 


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