Il nuovo Teatro Filarmonici riparte
Castelli: «Merito di tutta la comunità»
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L’inaugurazione Teatro Filarmonici

di Luca Capponi 

(foto di Andrea Vagnoni)

Chi ricorda il film “Nuovo Cinema Paradiso”? E’ lecito supporre in molti, visto che l’opera di Giuseppe Tornatore vinse un Oscar nel 1990. Ebbene quello che succedeva dentro il “paradiso”, narrano le cronache, è un po’ quello che accadeva pure dentro al Filarmonici: pellicole d’antan, urla, gente stipata, atti d’amore, commozione e un’umanità variegata che davanti allo schermo aveva il suo rito collettivo. Sì, perché dopo essere stato teatro inaugurato nel 1832 il Filarmonici divenne, suppergiù dal 1915, il primo cinematografo di Ascoli. Proprietaria era la famiglia Marini. Dopo la chiusura e la vendita al Comune (per circa 870 milioni di lire), nel 1994, ci sono voluti oltre due decenni per vederlo di nuovo agli antichi splendori. L’inaugurazione di quello che adesso diventa il secondo teatro storico della città (caso unico per una realtà di provincia) è avvenuta nel tardo pomeriggio di domenica 20 maggio. Tanta gente all’esterno, segno di grande curiosità, ed uno scrigno che ha accompagnato per due secoli la vita delle cento torri pronto a ripartire. «Sono un po’ emozionato, non lo nascondo. Questo è un momento importantissimo il cui merito non è di un singolo, ma è da dividere tra tutta la comunità», ha detto il sindaco Guido Castelli dal palco ricordando il lungo percorso di restauro che ha coinvolto, oltre a lui, altri tre sindaci tra cui Piero Celani, Roberto Allevi e Nazzareno Cappelli, questi ultimi due presenti in sala, così come Vincenzo Marini Marini, ex presidente della Fondazione Carisap e discendente della famiglia che gestì il cinema per decenni. Senza contare ditte, operai, tecnici e decine di persone che hanno prestato la loro opera per riportare in auge la struttura. Nel ricordo anche di chi, il senatore Giovanni Ferrante, fu il primo a cercare ed ottenere fondi dal ministero.

Il sindaco Castelli sul palco

Un momento dunque sicuramente storico, a cui non ha voluto mancare nessuno, autorità (tra cui la vicepresidente della Regione Anna Casini e il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo), rappresentanti delle forze dell’ordine, associazioni e tanti appassionati, molti dei quali rimasti in attesa all’esterno visto che platea e palchetti si sono riempiti molto velocemente. Applausi anche per i contributi filmati che hanno caratterizzato l’happening, dal video emozionale di Alberto De Angelis fino all’estratto di 15 minuti dal documentario realizzato da Matteo Petrucci, che con costanza ha documentato, nel periodo 2002-2017, ogni passaggio del restyling, intervistando anche personaggi mitici come Titì Marini, Carlo Paci, Sandro D’Auria ed Ernesto Nardoni.     
Dopo il giubilo inaugurale, però, la palla passa subito, com’è giusto che sia, all’arte. Al Filarmonici, infatti, andranno in scena alcuni spettacoli del Festival App, tra cui “La scortecata” di Emma Dante (25 maggio) e “The effect” di Silvio Peroni (26 maggio), e il concerto-varo del maestro Donato Renzetti con la Filarmonica Rossini il 3 giugno. Il 15 e 16 luglio, ha annunciato lo stesso Castelli, ci sarà poi la tappa ascolana della “Milanesiana” di Elisabetta Sgarbi, grande laboratorio di musica, scienza, cinema e letteratura con tanti ospiti.

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