Sanità, Cittadinanzattiva chiede
il cambio dei direttori generali

SAN BENEDETTO - Aut aut dell'assemblea dell'associazione: Chiediamo un cambio di passo organizzativo , programmatico, al fine di rendere l'assistenza più consona alle esigenze dei cittadini. Il cambio dei direttori generali risulta necessario per fornire un segnale forte e chiaro , a dimostrazione che si vuole recuperare il tempo perso». »
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Sanità, l’assemblea sambenedettese di Cittadinanzattiva chiede un ribaltone ai vertici. «Chiediamo un cambio di passo organizzativo , programmatico, al fine di rendere l’assistenza più consona alle esigenze dei cittadini. Il cambio dei direttori generali risulta necessario per fornire un segnale forte e chiaro , a dimostrazione che si vuole recuperare il tempo perso. Una occasione importante -spiegano gli esponenti sambenedettesi del movimento- per dimostrare la buona fede di voler migliorare i servizi ed i livelli assistenziali. Si auspica una migliore tutela del servizio pubblico, smettendo di rincorrere il privato come supporto vitale della sanità pubblica, al punto di farsi quasi sostituire nel ruolo primario. Prevedere maggiore attenzione e soprattutto, riorganizzazione della medicina preventiva territoriale, al fine di ottenere la presa in carico del paziente a domicilio. Gestione del paziente oncologico 24 h su 24 . Prevenzione ai tanti ricoveri di utenti anziani che ricorrono al pronto soccorso perché non ricevono una adeguata prevenzione presso le loro sedi abitative private e residenze convenzionate.

L’ospedale di San Benedetto

Colmare il divario assistenziale tra Marche nord e Marche Sud (sanità equa e solidale). La carenza dei posti letto è talmente sostanziale che non può essere liquidata con giochi di prestigio statistici. La delibera regionale 1416 sulla riorganizzazione dei posti letto , non solo non risolve la carenza dei posti letto ma ne acuisce il problema. Sì attende sempre una seria riorganizzazione dei pronto soccorsi( sempre più zattera di salvataggio alla carenza dei posti letto) e del 118 territoriale». E ancora: «Maggiori minuti assistenziali per l’ assistenza diretta ospedaliera ( più infermieri, OS e medici nelle corsie ), questo ci attendiamo! -insiste Cittadinanzattiva- Non si può calcolare al millimetro la disponibilità dei posti letto ospedalieri quando di contro , l’ assistenza preventiva territoriale non riesce a controllare i ricoveri impropri. Ricoveri che poi confluiscono presso le strutture private convenzionate. Le liste di attesa ancora una volta rimangono un aspetto irrisolto, destinato per ora a rimanere un problema dei cittadini, sono teneramente affrontata e lasciando alle famiglie i viaggi della speranza o, per forza, affidandosi all’ immediatezza del privato»


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