Una cessione di 50 euro di sostanza stupefacente (marijuana) non pagata ha scatenato la violenta reazione di un giovane rumeno residente a Monteprandone finito sotto processo con l’accusa di spaccio e tentata estorsione e rapina a danno di un ragazzo di Acquasanta. I fatti risalgono al 2015, quando, secondo l’accusa, l’imputato, difeso dall’avvocato Saveria Tarquini, si era introdotto a casa della vittima forzando la porta di ingresso e, una volta dentro, minacciandolo di ucciderlo con un manico di scopa.
L’interno del Tribunale di Ascoli
Alla base di tutto ci sarebbe il debito di 50 euro per della droga non pagata. In aula è stata ascoltata anche la vittima che ha confermato il fatto e ricordato anche altri episodi in cui sarebbe stato oggetto di minacce e anche del furto del cellulare sempre per la “maria” non saldata. Sono stati ascoltati anche i genitori che hanno confermato l’effrazione alla casa e la presenza sospetta di due giovani a bordo di un auto. Il processo è stato rinviato a luglio.
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