Sugli spalti batticuore per 11.000,
poi l’urlo liberatorio
e la festosa invasione di campo

SERIE B - Pubblico d’altri tempi e di altra categoria. Uno spettacolo lungo 100 minuti, poi l’abbraccio a Cosmi e ai giocatori rimasti in... mutande. Parata di vip e di ex in tribuna. Negli spogliatoi volano bagno di bollicine per tutti
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di Claudio Romanucci

La B tenuta stretta dopo uno spareggio batticuore. In 11.000 al “Del Duca” hanno condotto l’Ascoli alla salvezza. Quando Nasca fischia per tre volte di fila arriva il boato e l’invasione del pubblico: migliaia di tifosi in campo provenienti dalla Nord e dalla Sud reduci da una indicibile sofferenza, sulla corda fino all’ultimo pallone che Aramu, al 48’st non raccoglie nel modo giusto.
E’ stata una notte di patemi e di gloria, tutta vissuta in clima di trepidazione per una gara cruciale. Cosmi è finito in trionfo. Mengoni, Agazzi, Mogos e tutti gli altri sono stati spogliati dello maglie e accompagnati nel finale giro di campo.
Il “Del Duca” ha avuto la curva Nord gremita come non mai. All’inizio, fin dalle 19, c’è stata coda a tutti gli ingressi. In migliaia hanno raggiunto lo stadio in anticipo. Sul fronte opposto, sempre bianconero, i gruppi organizzati e gli ultras, hanno trascinato con i cori il resto dello stadio. Dalla Liguria sono giunti 170 sostenitori, sistemati nei distinti nord-est.
Nel dopogara ci hanno pensato le… bollicine ad innaffiare tutti i presenti nello spogliatoio, dal presidente agli altri rappresentati della società e lo staff tecnico. La festa è proseguita anche dopo la mezzanotte, con i tifosi nei locali cittadini e nei luoghi di ritrovo ad auspicare un futuro decisamente migliore.


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