Gestione piscina, Pignoloni incompatibile
Lui si difende, deciderà il consiglio

Acque agitate (mai termine fu più adatto visto il tema) nel Comune di Montegallo. Da un lato la richiesta di incompatibilità per il vicesindaco Tiziano Pignoloni, “reo” secondo l’opposizione di gestire il camping e la piscina comunale (aperta solo d’estate) e al tempo stesso di rivestire la carica amministrativa, dall’altra lo stesso Pignoloni che si difende.

Pignoloni

Riassunto delle puntate precedenti: dopo un tira e molla durato mesi, i consiglieri di opposizione Andrea Rossi, Claudia Mori e Roberto Perotti chiedono l’intervento del prefetto di Ascoli Rita Stentella in merito alla presunta incompatibilità di Pignoloni che, giova ricordare, era già stata discussa e rigettata in un precedente consiglio comunale. La risposta della Prefettura, giunta nella giornata di giovedì 31 maggio, ha ribadito e certificato l’incompatibilità del vice sindaco ricordando però che la decisione «è rimessa al Consiglio Comunale» in presenza di contraddittorio e della possibilità di difendersi da parte dell’interessato.

«L’ho già detto, non ho problemi a fare un passo indietro e dimettermi, non è certo con la carica di vice sindaco che tiro avanti la mia famiglia né tenendo aperta una piscina due soli mesi l’anno quando va bene, anzi. -spiega Pignoloni– Questo attacco alla mia persona, che va avanti ormai da tempo, mi amareggia non poco. Ad ogni modo voglio ricordare a tutti che, oltre ad essere socio al 50%, abbiamo preso in gestione (vincendo un bando) la piscina molto prima della mia nomina, ovvero nel gennaio 2016, per rilanciare un sito che nel tempo era arrivato all’indecenza. Le elezioni ci sono state sei mesi dopo, ovvero nel giugno 2016. Questa attività, sin cui finora a livello economico abbiamo solo dato, serve anche per offrire un servizio in più al comprensorio ed ai turisti».

Lu. Ca.