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La Lega in soccorso del sindaco:
«No alla casa popolare al nigeriano»

CASTORANO - Duro affondo del partito di Salvini sul caso dell'immigrato residente a Castorano: «Il paradosso è che il comune sarà costretto, se non si riuscisse a trovare la casa, a provvedere al mantenimento dei figli, pagando per questo servizio annualmente 75.000 euro»
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La delegazione leghista a Castorano

«Cosa offre lo Stato a coloro che hanno perso il lavoro e non hanno più la casa o la stanno perdendo per i debiti accumulati per mancanza di lavoro e le esecuzioni di Equitalia?». E’ la domanda che arriva dalla Lega Nord dopo il caso del nigeriano residente a Castorano che ha chiesto una casa popolare al Comune di Castorano. Una delegazione di leghisti si è recata venerdì mattina presso il Comune di Castorano per cun confronto con il sindaco Daniel Claudio Ficcadenti. Erano presenti la deputata Giorgia Latini, il commissario provinciale Massimiliano Castagna, il consigliere provinciale Andrea Maria Antonini, il vice-commissario provinciale Alberto Di Gennaro, il responsabile del tesseramento Giuseppe Cintio, il candidato Sindaco di Castel di Lama Emidio Colucci e diversi militanti accorsi a questa iniziativa tra cui l’ascolano Sandro Mancini.

«Nel corso dell’incontro la delegazione -affermano in una nota congiunta Giorgia Latini e Massimiliano Castagna-  ha chiaramente constatato ciò che spesso accade in Italia. Il nostro paese deve mantenere coloro che si sono macchiati di delitti come la riduzione in schiavitu’, esercizio della prostituzione, violazione sulle norme per l’interruzione della gravidanza e garantire anche il diritto di abitazione ai pregiudicati per giunta irregolari. Questo non è uno Stato che determina la pena severa per i criminali, anzi incentiva il reo. In particolare nel caso del nigeriano di Castorano condannato per diversi reati a 12 anni di reclusione, non è stata effettuata una sua espulsione, ma addirittura ora il sindaco di Castorano gli deve trovare una casa. Cosa offre lo Stato a coloro che hanno perso il lavoro e non hanno più la casa o la stanno perdendo per i debiti accumulati per mancanza di lavoro e le esecuzioni di Equitalia?

Il sindaco Daniel Ficcadenti

Agli uomini per bene non offre niente, ma i delinquenti devono avere diritto a tutto! E’ ora di introdurre il sacro santo principio della certezza della pena, di rimandare a casa gli immigrati irregolari che vengono in Italia per delinquere e soprattutto, come la Lega dice da tempo, di bloccare gli sbarchi ed accettare in Italia  solo i rifugiati politici (5% circa dei richiedenti asilo) e non tutti coloro che vengono qui per non lavorare e per delinquere. I richiedenti asilo in Italia rimangono per due anni con il mantenimento, telefono, attività varie a carico dei cittadini italiani. In altri paesi dell’Unione Europea stazionano solo per tre mesi.  Il sindaco è stato intimato dai legali del nigeriano di provvedere quanto prima a trovargli una casa popolare, che però il primo cittadino non ha a disposizione. Il paradosso è che il Comune sarà costretto, se non si riuscisse a trovare la casa, a provvedere al mantenimento dei figli, pagando per questo servizio annualmente 75.000 euro. Lo sdegno è enorme se si pensa che la stessa cifra è spesa per i servizi sociali complessivi della comunità di Castorano. Allora bisogna chiedersi quanti soldi in più sarebbero andati a famiglie con gravi difficoltà finanziarie del Comune se si fosse eseguita l’espulsione immediata del pregiudicato? «Cercherò -conclude l’onorevole Latini- di intraprendere tutte azioni politiche nelle sedi parlamentari, in modo che non si verifichino più questi fatti lesivi della dignità di un sindaco, di una comunità e degli italiani». 

 


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