di Bruno Ferretti
Otto partite senza sconfitte. Tutte giocato sotto stress ovvero con un impegno mentale forse superiore a quello fisico. E’ il cammino finale dell’Ascoli che ha meritato sul campo la salvezza. Dopo la sconfitta in casa con il Parma, i bianconeri non hanno persi più nelle ultime 6 partite, più la doppia sfida playout con l’Entella. Pur costretti a sostenere uno stress psicologico non indifferente: ogni partita poteva essere quella decisiva, in un verso o nell’altro. E non è affatto semplice. Per questo la truppa di Cosmi va elogiata in blocco, senza fare classifiche, per aver raggiunto un traguardo che ad un certo punto sembrava irrimediabilmente perso. Sotto questo aspetto va elogiato anche Serse che ha saputo tenere unito il gruppo, non ha escluso nessuno facendo giocare (seppure poco) anche Castellano, De Feo, Parlati, portando in panchina alcuni ragazzi della Primavera come il difensore goleador Diop (7 gol), gli attaccanti Tassi (16 reti in campionato e 3 al Torneo di Viareggio) e Ventola.
L’allenatore perugino si è confermato eccellente motivatore trasmettendo convinzione alla sua squadra, non si è mai lamentato per le troppe assenze (nell’ultima partita erano indisponibili ben 7 i calciatori), non ha mai attribuito a sfortuna o errori arbitrali certi risultati negativi. Negli ultimi due mesi momenti difficili non sono mancati ma l’Ascoli di Cosmi è stato sempre capace di rialzarsi per inseguire quel sospirato traguardo. Se Aramu, nel terzo minuto di recupero, avesse fatto quel gol per l’Ascoli e i suoi 11.000 sostenitori, sarebbe stato un colpo tremendo, Una beffa atroce. E adesso saremmo qui a raccontare tutta un’altra storia. Ma Aramu ha colpito male il pallone sciupando la ghiotta occasione. E il Picchio anche nella prossima stagione continuerà a volare nel cielo della serie B.
Il campionato è finire quattro giorni fa e siamo già in clima di mercato. La cessione di Favilli alla Juve (già stabilita a gennaio) dovrebbe essere la prima operazione. E’ assai probabile che la Juve riscatti anche il baby Di Francesco che è andato a Torino in prestito e si sta mettendo in luce nel campionato Under 17 dove ha realizzato anche diversi gol.
Chi quasi certamente lascerà l’Ascoli è il centrocampista Bright Addae, come ha anticipato Bellini nel dopo partita. Il ghanese (25 anni), prelevato dal Gubbio, ha disputato con l’Ascoli 4 campionati: 1 di serie C e 3 di B. Addae ha limiti tecnici ma possiede tante altre buone qualità: notevole forza fisica, corsa, resistenza alla fatica, elevazione per il gioco aereo, soprattutto grande generosità. Piace al Padova, neo promosso in serie B, ma con tutta probabilità lascerà l’Italia per andare all’estero. Addae è richiesto da una squadra del Qatar, il Paese arabo che fra quattro anni, nel 2022, ospiterà i campionati del mondo. L’Ascoli starebbe valutando l’offerta economica ma ci sono buone possibilità che il trasferimento di Addae in Qatar vada in porto. In maglia bianconera ha disputato 122 partite realizzando 7 gol ed è diventato un beniamino dei tifosi.
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