Tullio De Piscopo la portò a Sanremo nel 1988. La canzone era “Andamento lento”. Il brano ha trent’anni, ma è ancora attualissimo se applicato ai lavori di rifacimento della segnaletica cittadina che sono iniziati con grande timidezza e proseguono a… macchia di leopardo, più o meno come il taglio dell’erba negli spazi verdi e nelle rue del centro storico.
Via Oberdan
Esempio eclatante, tanto per cambiare, via Francesco Ricci e via Pacifici Mazzoni, che unite insieme formano la strada più trafficata di Ascoli. Qui la segnaletica è mancata per anni (considerando che l’asfalto venne rifatto nell’estate 2016) e ancora non è completa.
Allontanandoci di qualche centinaio di metri, ecco il vecchio nuovo parcheggio di via Oberdan, a ridosso di Porta Gemina. Porta Romana è una zona di Ascoli dove il parcheggio selvaggio affonda le sue radici in tempi insospettabili. Ma in alcuni casi, come si evince dalla segnalazione di un nostro lettore, definirli “parcheggi selvaggi” diventa un eufemismo. Considerando che è stata quasi interamente occupata una delle due mini corsie della mini carreggiata, il rischio di incidenti è elevatissimo. Lì, in tempi molto recenti, è stata anche ricavata una rotatoria (anche questa ovviamente mini) che affrontandola sembra di trovarsi in una gara di gimkana. E la segnaletica rifatta poco tempo fa sta lentamente scomparendo.
A.Fer.
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