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Ascoli, si avvicina la “Bricofer”:
Bellini a Roma tratta la cessione
Striscioni contro la dirigenza

SERIE B - L’accordo con l’azienda del “fai da te” sembra più vicino. Martedì 12 il patron incontrerà anche Alex Oliva emissario dell’altro gruppo interessato ad acquistare il Picchio. Ma c’è anche chi cerca di convincerlo a non vendere
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di Bruno Ferretti

Bellini oggi a Roma per trattare la cessione dell’Ascoli con la Bricofer Italia Spa. I tifosi, notte tempo, in giro per Ascoli ad affiggere – in punti strategici – striscioni di contestazione contro la dirigenza, compreso Bellini. L’amore di quest’ultimo per l’Ascoli è stato… ad orologeria. Nel 2014 quando rilevò la società insieme ai soci ascolani, disse “Resterò tre anni”. Invece ne sono trascorsi quattro e mezzo: l’orologio non ha funzionato bene. Resta il fatto che l’imprenditore farmaceutico originario di Santa Maria a Corte si è stancato dell’Ascoli e ha deciso di venderlo. Magari non lo diverte più. O magari si è accorto che non potendolo gestire di persona (visto che vive in Canada) è meglio chiudere. Ha detto che i conti non tornano e che ogni anno ci rimette somme ingenti e nessuno può mettere in dubbio le sue affermazioni. Ma qualche riflessione si può fare. Con le cessioni di Orsolini, Favilli e del baby Di Francesco alla Juventus,  con tre anni di contributi incassati dalla Lega di serie B, con gli abbonamenti e gli incassi delle 21 partite (quest’anno 22 con il playout), con tanti sponsor che hanno sostenuto il Picchio, è difficile comprendere come le uscite siano state superiori alle entrate.

La Bricofer del presidente Pulcinelli è seriamente intenzionata a rilevare l’Ascoli con la speranza di rilanciarlo a certi livelli, anche per riscattare la precedente esperienza calcistica con il Latina, oltremodo negativa. Due anni fa il club laziale è sparito dal calcio professionistico in seguito al fallimento. La Bricofer era il principale sponsor ma anche azionista seppure di minoranza.

Ma quanto costa l’Ascoli? Si parla di 12 milioni di euro, senza Favilli che nei prossimi giorni sarà ceduto alla Juventus. E’ valutato 7,5 milioni che diventano 4,5 togliendo i 3 versati la scorsa estate al Livorno per riscattarlo. Top secret sull’esito dell’incontro a Roma di Bellini e i suoi consulenti con Pulcinelli, presidente della Bricofer. Ma secondo indiscrezioni raccolte, pare che sia stato fatto un passo avanti verso l’accordo. Fra domenica 10 e lunedì 11 è previsto un altro incontro. Sarà quello definitivo? Con la Bricofer potrebbe rientrare nell’Ascoli l’imprenditore Giuliano Tosti, grande appassionato dei colori bianconeri e gradito alla tifoseria. Tosti è il titolare della Ciam, azienda ascolana leader nei prodotti per animali, che ha rapporti di lavoro anche con la Bricofer. E questo non è un particolare secondario.

E’ slittato a martedì 12, invece, l’incontro con Alex Oliva (a Rimini), l’esponente italo-svizzero del gruppo “Re Outside” che comprende facoltosi imprenditori che vogliono entrare (o rientrare) nel calcio, fra i quali l’ex maggiore azionista del Fulham, squadra inglese di Premier League. Poi Bellini tirerà le somme e prenderà le sue decisioni.

I tifosi, come detto, hanno esposto notte tempo diversi striscioni in varie zone della città. In quello al Pennile di Sotto c’è scritto “Elogio alla tifoseria: Smonto la curva e vado via” (riferito ad una frase pronunciata tempo fa da Bellini. In un altro “Ascoli Picchio F.C. via da Ascoli”, in un altro sono scritti i nomi di alcuni collaboratori del patron con un invito esplicito: “sparite con Bellini”. Le acque, insomma, sono piuttosto agitate.


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