Il Santa Gemma brilla ancora
Inaugurati i locali della storica comunità

SAN BENEDETTO - Affascinante la storia della Casa Famiglia. Inizia nel lontano 1940, quando un giovane sacerdote, don Francesco Vittorio Massetti, decise nella notte di Natale di portare al sicuro della sua dimora signorile cinque bambine
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Taglio del nastro al Santa Gemma, la nuova struttura prosegue il cammino seguendo i principi che l’hanno fondata

Inaugurati i locali che ospitano le nuove comunità educative Famiglia Santa Gemma a San Benedetto del Tronto. Sono intervenuti al taglio del nastro il vescovo di San Benedetto Carlo Bresciani, il vice presidente della Fondazione Carisap Raniero Viviani, il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, il presidente del gruppo consiliare regionale Fabio Urbinati, il presidente della Cooperativa sociale Casa Famiglia Santa Gemma Fabrizio Buratti, il presidente dell’Ama Aquilone Francesco Cicchi, la direttrice della struttura Rosanna Viviani, Elena Angelotti e Margherita Vulpiani che in passato si sono prese cura di numerosi bimbi.

Durante l’open day delle comunità educative “Famiglia Santa Gemma” si sono intrecciate voci di ieri e di oggi per raccontare la natura solidale e materna di un luogo che ha infuso fra i sambenedettesi una radicata forma di devozione. Come hanno affermato le autorità presenti, la struttura ha ripreso a vivere grazie a una deferenza attecchita nel 1940 con don Francesco Vittorio Massetti e propagatasi nel tempo attraverso una collettività costantemente coinvolta. Ugo Foscolo diceva che l’aver fatto qualcosa in vita degno di essere ricordato dai posteri, rende immortali. Tutti coloro che hanno offerto il loro contributo per la rinascita delle comunità educative Famiglia Santa Gemma continueranno a vivere nella memoria di chi verrà accolto dignitosamente con il suo bagaglio di umane fragilità.

La storia della Casa Famiglia Santa Gemma inizia nel lontano 1940, quando un giovane sacerdote, don Francesco Vittorio Massetti, decise nella notte di Natale di portare al sicuro della sua dimora signorile cinque bambine “figlie della strada, della miseria generata dalla guerra, figlie senza più famiglia, infreddolite ed affamate”.

Da quella pedagogia intuitiva iniziarono i primi progetti specialistici. Nel 2005 diventa una Comunità educativa, gestita da personale non volontario e con competenze specifiche. Con il progetto “La Cittadella del fanciullo”, fortemente sostenuto dalla Fondazione Carisap, “Famiglia Santa Gemma” si fa portatrice di una nuova progettualità, in cui possano convergere professionisti e volontariato, nel rispetto della tradizione e del suo fermento sociale.

 


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