Depurazione, i 5 Stelle:
«Le aziende della zona industriale
pagano cinque volte di più»

ASCOLI - Presente e futuro degli impianti di smaltimento di Maltignano e Campolungo. I pentastellati: «Subito rescissione del contratto»
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Il Movimento 5 Stelle, che ha aperto la “vertenza depurazione delle acque reflue industriali” con la conferenza stampa di venerdì mattina, mettendo sotto la lente di ingrandimento la gestione affidata ai privati per gli impianti di Campolungo e di Maltignano, di proprietà di Piceno Consind, si rivolge anche alla Provincia di Ascoli.
«Ci domandiamo perchè la Provincia non convochi mai la Ciip Spa, nella conferenza dei servizi per quanto riguarda la concessione dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale, ndr) alla Uniproject (la ditta che ha in affidamento l’impianto di depurazione industriale di Maltignano, ndr). Eppure la Ciip Spa si troverà a gestire, dal 2022, l’impianto. Già dal 2012 le associazioni ambientaliste ascolane, come Legambiente, hanno fatto notare questa anomalia», affermano il consigliere regionale Peppe Giorgini, il consigliere comunale Massimo Tamburri e l’attivista Maurizio Mancini.

Tamburri, Giorgini e Mancini

Gli esponenti pentastellati chiedono inoltre il subentro immediato della Ciip Spa, guidata dal presidente Pino Alati, nella gestione dell’impianto affidato alla Picena Depur. «Alati -spiegano- si attivi presso Piceno Consind affinché lo stesso faccia valere l’opzione prevista dall’articolo 40 del contratto in essere che prevede la revoca del contratto, per motivi di pubblico interesse, con un indennizzo del 10% che si può recuperare in un anno. L’affidamento in house alla Ciip Spa prevede la gestione unitaria della risorsa acqua dalla sorgente alla depurazione come previsto dalle leggi».
Per i 5 Stelle sono inaccettabili gli oneri a carico di Piceno Consind. In particolare quelli relativi ad una partecipazione per il 50% della spesa totale per la messa in sicurezza dell’impianto oggi affidato a Uniproject.
Una delle motivazioni principali che spingono il Movimento a chiedere il passaggio all’ente pubblico della gestione della depurazione riguarda l’omogeneizzazione delle tariffe per tutti gli utenti. Oggi, ad esempio, una carrozzeria che sta all’interno dell’area industriale di Piceno Consind paga 5 volte di più rispetto ad una carrozzeria che si trova a Folignano. Per un errore, del quale chiediamo scusa ai lettori e agli interessati, nel nostro servizio di venerdì era stato scritto il contrario.


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