“Laboratorio di ingegneria culturale”. Forse “architettura” renderebbe meglio l’idea poiché lo scenario è molto bello, ma questa definizione dell’appena rieletto sindaco Enrico Piergallini rende merito e onore all’Associazione Paese alto di Grottammare poiché, senza sedere sugli allori, i soci e un po’ tutti gli abitanti e chi vi opera si sono inventati “La notte di San Giovanni & Le stelle di Erminia”. Un evento che dal 22 al 24 giugno fungerà da calamita verso la parte più alta e antica delle Grotte.
Una breve presentazione di cosa si sono “inventati” la presidente Adriana Ficcadenti e il suo fantastico gruppo.
Partendo dal ricordo della nobildonna istriana Erminia, nel 1948 costretta a fuggire da Fiume a Grottammare per restare italiana, e riscoprendo l’antica tradizione dell’Acqua di San Giovanni, ecco un connubio tra scienza (astronomia e osservazione della volta celeste) e cartomanzia (con tanto di mazzo di tarocchi disegnati per l’occasione da Francesco Colella, in edizione limitata e in vendita solo nei 3 giorni). Il tutto tra una cinquantina di figuranti i quali, acconciati a tema, cercheranno anche di “rendere” vive le figure dei tarocchi… e non vorrei essere “L’Appeso”.
La figura centrale è Erminia (per saperne di più di questa profuga italiana in terra grottese basterà partecipare al convegno “L’astrologia oltre la leggenda”, con Matilde Menicozzi e Filippo Massacci, domenica 24 alle 21 presso le logge piazza Peretti. Questi sono impegnati a far conoscere questa figura che per oltre 25 anni ha abitato il Torrione della Battaglia), ma per restare legati alle tradizioni sarà bene presentarsi alle 18,30 di sabato nel parcheggio sotto le mura. Qui Giulietta Pignotti guiderà i “raccoglitori di erbe” fino al Monte delle Quaglie, dove si dovranno cercare almeno 7 erbe spontanee da mettere nel calderone. Questo, pieno di acqua, resterà sotto il chiarore della luna tutta la notte e solo la mattina di domenica verrà distribuita questa acqua per lavarsi mano e viso, purificarsi e scacciare la sé e dalla casa malocchio e negatività.
Per chi guarda in alto sarà anche possibile approfittare della presenza di telescopi, al Torrione della Battaglia, per osservare la volta celeste.
Difficile rendere l’idea, forse sarà il caso di “fare un salto” fino al Paese Alto di Grottammare, e passarvi qualche ora, che si creda ai tarocchi o meno.
epi
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