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Cannabis light, blitz della Polizia
Chiusi due negozi a Macerata (Foto)

MACERATA - Sigilli al negozio di via Lauri e a quello di Piediripa. Le parole del questore Antonio Pignataro, primo in Italia a dare il via a un'indagine del genere conclusa con un sequestro. Le indagini della Squadra Mobile
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Questa mattina a Macerata la Polizia ha chiuso la “Indoor Nova” nel centro storico e un secondo negozio a Piediripa. L’operazione della Questura di Macerata ha portato, grazie alle analisi della Polizia scientifica, a riscontrare che c’erano in vendita prodotti di cosiddetta marijuana light (che deve avere un thc inferiore a 0,2%) che dunque era consentito alla vendita, che invece contenevano un principio dello 0,6%, informa la Questura. In seguito agli accertamenti è stato indagato il titolare dei negozi, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Più tardi, nel corso di una conferenza stampa, il questore di Macerata, Antonio Pignataro, ha dichiarato: «La cannabis light non esiste. Non si possono vendere prodotti contenenti thc, saranno tutti sequestrati». E’ stato lui che, per primo in Italia, con il coordinamento del procuratore Giovanni Giorgio, ha dato il via ad una indagine e poi a sequestri su prodotti che contengono cannabis. Due i negozi sequestrati e 807 i prodotti tolti dal mercato e che venivano venduti come oggetti da collezione. A comprarli erano ragazzi, alcuni minorenni. Le indagini sono in corso e dal mercato sono state tolte 807 confezioni di prodotti a base di cannabis che vengono vendute a 20 euro. Sulle confezioni viene precisato che non sono prodotti da fumare o ingerire ma che sono da collezione o ricerca. L’indagine si allargherà anche a chi li produce. I due negozi sono stati perquisiti così come la casa del titolare e le abitazioni di due dipendenti.

«La questione – ha spiegato il questore – è che non è possibile vendere la cannabis light, non è possibile vendere marijuana anche se con un principio attivo di 0,2%. La legge 242 del 2016 precisa che è possibile coltivare la canapa con un principio attivo da 0,2 a 0,6». «Chi viene trovato in possesso di questi prodotti rischia, a seconda del quantitativo, una segnalazione amministrativa o la denuncia» ha spiegato il dirigente della Squadra mobile di Macerata, Maria Raffaella Abbate. Le indagini sono partite due mesi fa ed ora i sequestri disposti dal gip Domenico Potetti. «Siamo qui per aiutare i giovani della provincia e continueremo a farlo» la conclusione del questore Pignataro.

La conferenza stampa in Questura nel corso dell quale sono stati resi noti i dettagli dell’operazione

 

 

 


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