Operazione “Cannabis light shop”,
sequestrati oltre 13 kg di “maria”:
arrestato un 51enne

ANCONA - Blitz della Squadra mobile in un grow-shop, della stessa catena di quelli chiusi ieri a Macerata: trovate anche 24 piante da circa 50 centimetri di altezza e 666 confezioni pronte per la vendita
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L'operazione della polizia

 

 

Oltre 13 chili di marijuana, 24 piante da una cinquantina di centimetri d’altezza e 666 confezioni da circa 2 grammi ognuna. E’ il quantitativo di droga sequestrato dalla Squadra mobile di Macerata nell’ambito dell’indagine “Cannabis light shop”, in un negozio di Ancona.

La conferenza stampa in Questura

Si tratta di uno dei tre grow-shop facenti capo allo stesso titolare (indagato per spaccio), due dei quali sono stati chiusi ieri a Macerata su disposizione del questore. Arrestato l’uomo trovato all’interno dell’attività: si tratta di Alfonso Nicosia, 51 anni siciliano, residente nel capoluogo dorico. L’accusa è di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo. L’uomo si trova in carcere in attesa della convalida, è difeso dall’avvocato Domenico Biasco. L’operazione della polizia è legata alla verifica della sostanza venduta in questi tipi di negozi, e così dopo il blitz e la chiusura dei due negozi a Macerata (uno in via Lauri, l’altro a Piediripa) su disposizione dell’autorità giudiziaria con il sequestro di 95 confezione di marijuana e altre bustine per un totale di circa 200 grammi, più altri 33 grammi di hashish, è stato controllato anche il grow-shop che si trova in centro ad Ancona. Qui gli agenti hanno sequestrato 20 buste contenenti marijuana per un totale di 13 chili e 150 grammi, 24 piante di media altezza e 666 confezioni da 2 grammi ognuno della stessa sostanza, venduta come “canapa light”. Tutta la sostanza sequestrata è risultata positiva al narcotest, quindi con principio attivo thc. Da qui l’arresto dell’uomo trovato all’interno del negozio, ma non inquadrato come dipendente. Sul mercato, la marijuana sequestrata nei tre negozi avrebbe fruttato centinaia di migliaia di euro. «Chi acquista questa sostanza – ha spiegato la dirigente della Squadra mobile Maria Raffaella Abbate – si trova in possesso di vera e propria droga, quindi potrebbe essere denunciato o segnalato a seconda della quantità».

(redazione CM)

(in aggiornamento)

 


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