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Due cilindri di pietra
per il 244° compleanno

ASCOLI - Nel giorno dell'anniversario delle Fiamme Gialle sono spuntati due "dissuasori" davanti l'ingresso di Palazzo Catenacci dove ha sede la caserma del comando provinciale
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Il nuovo look della caserma della Guardia di Finanza di Ascoli in corso Mazzini

di Andrea Ferretti

Ha celebrato il 244° anniversario della fondazione del Corpo. E, come regalo, il comando provinciale di Ascoli si è fatto… due cilindri di pietra – a mò di “piantoni” inanimati – davanti al portone d’ingresso. Sono visibili a tutti davanti la caserma ascolana della Guardia di Finanza di Ascoli. A trasportarli, e impiantarli, due camion, quattro operai del Comune e una mattinata di lavoro. I due pesanti blocchi di pietra fanno la loro bella figura rendendo ancor più imponente la facciata di Palazzo Catenacci, la struttura di corso Mazzini 39 che era di proprietà della Provincia di Ascoli fino al dicembre 2017 quando è stata venduta alla Invimit, società del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze per un importo di 3 milioni e 700mila euro. Da mesi è infatti la sede della Guardia di Finanza, costretta a sloggiare dalla vecchia caserma, distante trecento metri, per i danni subìti dal terremoto. Sebbene non sia la loro funzione, i due cilindri di pietra fungono anche da dissuasori di velocità per i veicoli che, spesso, sfrecciano in corso Mazzini mettendo a repentaglio l’incolumità di residenti (quindi gli stessi finanzieri che in questo modo non rischiano di essere travolti quando mettono il naso fuori dal portone) e passanti i quali percorrono il tratto compreso tra Piazza Sant’Agostino e Porta Romana nella speranza di non essere travolti.

Un disagio acuito anche dalle auto, anche sprovviste di permesso Ztl, che parcheggiano in maniera quantomeno inopportuna. Davanti la sede della Finanza la carreggiata si è ora ristretta di circa un metro. Un motivo in più, per gli automezzi, di procedere a velocità ridotta. I residenti sono contenti per la novità, perfino chi da anni sta combattendo con la burocrazia per poter installare un piccolo paletto di ferro davanti al proprio garage per evitare che gli automobilisti vi parcheggino impedendogli l’ingresso. Ed è solo di pochi mesi fa la notizia di una donna, che abita a pochi metri dalla caserma della Finanza, costretta a chiedere soccorso perchè – sempre a causa del parcheggio selvaggio – non poteva uscire dal portone di casa. Le stranezze della burocrazia.


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