Da sinistra Silvia Mancini, Yves Tchoumkeu, Rolando Rosetti e Gino Sabatini
di Pietro Frenquellucci
Due progetti per un ammontare di 2,5 milioni di euro nel settore agroalimentare verranno realizzati in Camerun grazie all’azione dell’Azienda speciale “Piceno Promozione” della Camera di commercio di Ascoli. Un impianto per la lavorazione del pollame e dei volatili per un milione di euro è già in fase di avanzata costruzione e entrerà in produzione entro la fine dell’anno. L’altro, destinato alla lavorazione, conservazione e commercializzazione del pesce fresco sarà pronto entro la fine del prossimo anno.
C’è un giusto orgoglio da parte del presidente di Piceno Promozione, Rolando Rosetti, nel presentare i due progetti, «una sorta di attuazione pratica del concetto di ‘aiutiamoli nel loro Paese’ ripetutamente espresso dal mondo politico italiano allo scopo di provare a fermare il gigantesco flusso di migranti che si rivolge verso l’Europa”, ha detto il presidente annunciando le due iniziative. E poi ha aggiunto: “Creeremo centinaia di posti di lavoro perché la produzione favorirà il lavoro manuale occupando così gli abitanti dei tanti villaggi che sorgono intorno ai luoghi dove verranno realizzati i due stabilimenti», ha aggiunto Rosetti sottolineando come «da imprenditore piceno sono orgoglioso per il contributo dato da diverse aziende della nostra provincia ai due progetti».
Dopo aver ricordato che lo stabilimento per la lavorazione del pollame, che prevede anche l’attività di allevamento dei volatili, viene realizzato vicino a Yaoundè – la capitale del Camerun, un paese di circa 25 milioni di abitanti – e che vede impegnata in prima fila l’impresa Mancini di Amandola (rappresentata ieri dall’imprenditrice Silvia Mancini), Rosetti ha concentrato la sua attenzione sul progetto destinato alla lavorazione del pesce. L’impianto, realizzato ‘chiavi in mano’ per conto della società Rossoblu Cam, sorgerà a Kribi – ha precisato il presidente di Piceno Promozione – conosciuta per essere la zona costiera più turistica del Camerun e con una significativa attività di pesca, grazie al risanamento della flotta voluto dal governo. Il progetto, che verrà realizzato in tre step successivi e del valore complessivo di 15 milioni di euro, è iniziato nel 2017 e si completerà nel 2019-2020.
All’iniziativa, coordinata da Piceno Promozione, hanno collaborato ETC Group di Treviso, che sostiene le esportazioni italiane all’estero e che ha finanziato il 100% del progetto, e l’International Commitments (rappresentata all’incontro da Serafino Bruni) con sede ad Ascoli Piceno e partner di Piceno Promozione per i Paesi dell’area CEMAC la comunità economica e monetaria dell’Africa centrale composta da undici nazioni.
«La scelta del Camerun – ha detto il presidente della Camera di commercio di Ascoli, Gino Sabatini – è nel solco della continuità: Piceno Promozione ha da tempo solidi rapporti con il Paese che dagli Anni Novanta è in crescita costante e dal Duemila gode dei fondi dell’Fmi e, successivamente, della Banca Mondiale». E Rosetti, dal canto suo, ha aggiunto: «In quest’area vorremmo rafforzare la presenza delle aziende marchigiane». A proposito dell’impianto a Kribi, il presidente di Piceno Promozione ha spiegato che «si fonda sul know-how del distretto di San Benedetto all’interno di un mercato che ha potenzialità di sviluppo eccezionali, anche fuori dai confini italiani. Il consumo di pesce resta alto in tutti i Paesi europei, specie quello dei prodotti trasformati – ha aggiunto – di fronte alla domanda che cresce, la piccola dimensione delle imprese che lavorano in questo comparto le mette in crisi, senza contare che molte lavorazioni sempre più si localizzano vicino a dove avviene la raccolta del pescato». E Rosetti precisa: «Ne è un esempio proprio il nostro distretto le cui caratteristiche produttive e commerciali stiamo replicando in Camerun grazie all’intervento di quattro aziende picene, ognuna delle quali ha portato il proprio prodotto».
Si tratta di Movinox di San Benedetto, specializzata nelle costruzioni meccaniche inox per l’industria conserviera alimentare, Imas di Amandola, che produce impianti di refrigerazione, Eco Sistemi di San Benedetto, che progetta e realizza impianti di trattamento delle acque reflue, e Ime Technology di Ascoli, impiantistica elettrica.
Partner strategico dell’iniziativa è Yves Tchoumkeu, presidente di Rossoblu Cam, che ha commissionato l’impianto: «Risiedo e vivo in Italia da oltre 18 anni, volevo però investire nel mio Paese e in un settore in grande espansione – ha spiegato -. L’importanza della pesca e la trasformazione dei prodotti ittici sarà uno dei volani di sviluppo con conseguenti vantaggi per la distribuzione e soprattutto dal punto di vista sanitario, con l’utilizzo ad esempio di acqua potabilizzata nell’attività produttiva, inizialmente in Camerun e nei paesi CEMAC e successivamente nell’Unione Europea».
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