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Raggiunto l’accordo: l’Ascoli
passa da Francesco Bellini
nelle mani della “Bricofer”

SERIE B - La trattativa fiume, iniziata questa mattina, si è conclusa con un accordo fra le parti. Gli esponenti del gruppo romano da una parte e l'avvocato Maria Cristina Celani per conto dell'Ascoli Picchio, che si è tenuta costantemente in contatto telefonico con il patron che si trova in Canada. Gianni Lovato, che torna da direttore generale, il "regista" dell'operazione. Antonio Tesoro sarà il diesse al posto di Giaretta. Panchina: Cosmi parlerà con la nuova proprietà, rispunta Oddo
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Francesco Bellini e Massimo Pulcinelli della “Bricofer”

di Bruno Ferretti

Fumata bianca. L’Ascoli cambia proprietà e passa alla Bricofer. Stavolta è certo e non ci potranno essere ripensamenti. L’annuncio ufficiale è arrivato alle ore 18,48 da parte dell’addetto stampa Valeria Lolli: “Francesco Bellini e Massimo Pulcinelli annunciano di aver siglato in data odierna l’intesa per l’acquisizione dell’Ascoli Picchio FC 1898 spa da parte del gruppo Bricofer. Espletate le procedure relative al passaggio di proprietà, all’inizio della prossima settimana verrà ufficialmente presentata agli organi di informazione la nuova società”.

La Bricofer Italia è un’industria leader nel settore del “fai da te” con sede a Roma e un centinaio di punti vendita sparsi in tutte le regioni. Un’azienda con circa 500 milioni di euro di fatturato annuale. E’ la prima volta, in 120 anni di storia, che l’Ascoli avrà una proprietà non ascolana anche se è certo che nel nuovo assetto ci saranno imprenditore locali come Giuliano Tosti, Gianluca Ciccoianni (che hanno mantenuto le loro azioni anche quando i sono fatti da parte) e non si esclude qualche nuovo ingresso. L‘ok definitivo è arrivato dal Canada dopo un’estenuante giornata di trattative. Gli emissari della Bricofer, guidati dall’ex dg Gianni Lovato (che è stato il regista della trattativa), sono arrivati nella sede dell’Ascoli in corso Vittorio Emanuele, questa mattina poco prima delle ore 9 e sono rimasti a colloquio fino al tardo pomeriggio l’avvocato Maria Cristina Celani, delegata dall’amministratore unico Francesco Bellini, in costante collegamento da Montreal. Bellini, in pratica, ha ceduto alla “Bricofer” di Pulcinelli (maggiore azionista e presidente dell’azienda) le sue azioni ovvero qualcosa più del 90%.

Finisce così, dopo 4 anni e mezzo, la gestione dell’imprenditore farmaceutico italo-canadese che acquistò l’Ascoli, insieme ai soci ascolani, il 6 febbraio 2014 all’asta fallimentare. Bellini quel giorno fu portato in trionfo insieme alla moglie Marisa che entusiasmò i tifosi gridando, dal palco in piazza arringo: “Sogniamo insieme”. A Bellini, per la maggior parte, ma anche agli altri soci Faraotti, Tosti e Ciccoianni, va riconosciuto il merito di aver risanato l’Ascoli dal punto di vista finanziario. Ma sul piano dei risultati, dopo, le cose non sono andate benissimo. L’Ascoli si è ritrovato subito in serie B grazie al ripescaggio dopo la punizione inflitta al Tramo per illecito sportivo. Nei successivi tre campionati di B, per, il Picchio si è sempre salvato alla fine regalando ai suoi tifosi più delusioni che gioie. A tal punto che i cori inneggianti a Bellini (accolto e trattato come il re di Ascoli) un po’ alla volta si sono trasformati in contestazione.

Con la Bricofer sembrava tutto fatto un paio di settimane fa ma in extremis la trattativa era saltata. Prima di andare dal notaio a firmare il passaggio di proprietà, Bellini avrebbe chiesto una fidejussione di 9 milioni di euro a garanzia dell’intera operazione. Sembra a tutto finito, soprattutto dopo l’affermazione di Pulcinelli via internet: “Non si può acquistare da chi non vuole vendere”. Si è inserito l’imprenditore abruzzese Gilberto Candeloro, sembrava fatta anche con lui e invece… niente. Il discorso con la “Bricofer” è stato ripreso e oggi è andato a buon fine. Lovato tornerà a svolgere il ruolo di direttore generale lasciato due anni fa, probabilmente affiancato da Antonio Tesoro in veste di diesse. Il rapporto con il diesse Giaretta a questo punto è destinato ad interrompersi. Probabilmente ci sarà la rescissione del contratto. Per l’allenatore c’è Cosmi il quale ha già il contratto per un altro anno ma dovrà confrontarsi con la nuova proprietà. Se non dovessero trovarsi d’accordo le strade si divideranno. L’alternativa per la panchina potrebbe essere Massimo Oddo che non è andato al Foggia, come sembrava.

Una storia finisce, un’altra comincia. Una storia nuova che per l’Ascoli potrebbe rivelarsi ricca di soddisfazioni. Batte forte il cuore del popolo bianconero.


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