di Martina Fabiani
I buskers non hanno dimora, scelgono la strada, la piazza, i parchi. I buskers non stabiliscono un valore economico per la loro performance, ma lasciano lo spettatore libero di decidere quanto vale quello che ha visto. I buskers parlano a tutti e per tutti attraverso il linguaggio universale della musica e dell’arte. I buskers sono l’emblema dell’unione sinergica tra culture e linguaggi differenti.
Su questi valori si costruisce la nuova edizione di Anime Buskers Festival che, dopo un anno sabbatico, torna il 20-21-22 luglio più forte che mai, nella splendida cornice di Grottammare alta. Questa quinta edizione è stata presentata dal sindaco Enrico Piergallini, dal presidente dell’associazione “Anime Buskers”, Paolo Piunti, dal consigliere regionale Fabio Urbinati e dall’assessore allo sviluppo e promozione turistica Lorenzo Rossi. Presenti in sala anche Samuela Castelletti e Camilla Egidi, l’ideatrice del festival.
Artisti di strada, marionette, danza, pittura estemporanea, teatro e artigianato locale restano il cuore pulsante del festival. L’itinerario artistico rimane, come nelle scorse edizioni, privo di tappe obbligate in modo da permettere agli spettatori di seguire il filo dei propri interessi e di lasciarsi suggestionare dal momento. «Credo che questo sia uno degli eventi più attesi dell’estate grottammarese perché capace di far dialogare diversi settori», afferma il primo cittadino.
Il festival è anche une vetrina per il paese alto nonché motore di promozione turistica in quanto capace di stimolare l’interesse di un pubblico vario, che va dall’infanzia sino all’età adulta. «Durante Anime Buskers Grottammare diventa una città cosmopolita, una città del mondo e l’atmosfera che si respira è unica», dichiara l’assessore Rossi. Entusiasta anche Fabio Urbinati, felice che la tre giorni abbia coinvolto anche la Regione Marche.
La parola è poi passata al presidente Piunti che ha spiegato le novità di questa quinta edizione di Anime Buskers. In perfetto stile british, vi saranno un opening e un closing party. Il primo si terrà al centro di Grottammare il 19 luglio: diversi artisti si esibiranno in cinque diversi locali; il secondo, invece, sarà il 23 luglio allo chalet Kontiki di San Benedetto del Tronto. Previsto, inoltre, un International music workshop di chitarra e percussioni per principianti e non. Il corso durerà tre giorni (17-18-19 luglio) e permetterà di suonare con musicisti di fama internazionale durante la serata di apertura del festival. La terza novità riguarda un secret garden il 20 e 21 luglio: due serate esclusive per un numero limitato di partecipanti che potranno godere di uno spettacolo a sorpresa presso un giardino privato del paese alto.
«Non senza fatica abbiamo mantenuto anche quest’anno l’ingresso libero al festival, seguendo la filosofia dei buskers che, a fine esibizione, girano il loro cappello per le eventuali offerte che il pubblico vorrà donare», conclude Piunti.
Per quanto riguarda gli artisti, la tre giorni vedrà protagonista gente come Brooke Sharkey in tandem con Sarah Johns, Adam Beattie, Tantz, The Langan Band, Garance & Les Mitochondries, Pat Dam Smyth, The Quiverings Poets, Theo Bard, Mikey Kenney, Whiskey Moon Face.
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