di Renato Pierantozzi
Alla fine il letto più sicuro e l’unico disponibile è stato soltanto quello del….carcere di Teramo nonostante la concessione degli arresti domiciliari e la possibilità di tornare ad avere, seppure parzialmente, una vita normale. E’ quello che è accaduto ad un 35enne nativo di San Benedetto e recluso nel penitenziario di Castrogno. La storia prende avvio con le “dimissioni” dal carcere teramano avvenute nel pomeriggio di giovedì scorso. Il giovanotto decide di trascorrere gli arresti domiciliari in un appartamento della costa adriatica teramana preso in affitto dai familiari grazie ad un’agenzia di intermediazione immobiliare. Tuttavia, una volta giunto davanti all’abitazione arriva l’amara sorpresa: le chiavi in possesso non erano idonee ad aprire la porta dell’appartamento. Viene quindi contattata l’agenzia immobiliare che spiega al detenuto di non aver ancora preso possesso della casa e che erano necessari altri giorni per risolvere la situazione. E così in un attimo sfuma la possibilità di scontare gli arresti a casa visto che il provvedimento del giudice era legato alla permanenza del detenuto proprio all’interno dello stabile indicato nella domanda fatta dai difensori. E di conseguenza senza la disponibilità della casa era impossibile eseguire la misura alternativa alla detenzione.
Al ragazzo non è rimasto far altro che presentarsi ai carabinieri della locale stazione per raccontare il fatto e riprendere la via del carcere dove in tarda serata è stato di nuovo accolto in attesa della risoluzione del problema legato alla casa. Erano stati i difensori del detenuto a presentare istanza di scarcerazione ai domiciliari subito accolta dal competente magistrato teramano.
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