di Renato Pierantozzi
Un ecografo Samsung di ultima generazione con possibilità di funzioni “colordoppler” e visualizzazione in “3D” ed utilizzabile esclusivamente per lo studio delle mammelle. E’ questa la donazione che ha fatto il Gruppo Gabrielli al reparto di radiologia dell’ospedale Mazzoni di Ascoli. Lunedì mattina la vice presidente del Gruppo Barbara Gabrielli e la direttrice dell’Area Vasta 5, Giulietta Capocasa, hanno simbolicamente tolto la pellicola originale allo strumento che da domani sarà in funzione. Presente il direttore della Radiologia, Carlo Marinucci e Ludovica Teodori dello Iom. «Fu proprio il papà di Barbara, Michele Gabrielli -ha ricordato la Teodori- a dare allo Iom il primo grande finanziamento per far partire l’assistenza domiciliare ai malati di tumore». Con il nuovo strumento che si va ad aggiungere al nuovo mammografo di ultimissima generazione, si chiude così tutto il cerchio nella cura del tumore al seno che vede il Mazzoni riconosciuto come “Breast Unit”. «Iniziamo dallo screening rivolto a 15.000 donne -dice la direttrice Capocasa- fino alla cura con un team di professionisti. Questo nuovo macchinario arriva al momento giusto e il fatto che ci sia un privato che investa ci dà un valore aggiunto». Per mantenere l’alta specializzazione concessa dalla Regione è necessario un numero minimo di 150 interventi all’anno. «L’obiettivo -dice il direttore Marinucci- è di non far andare fuori i pazienti visto che è possibile effettuare tutto il percorso qui al Mazzoni: dall’intervento alla radioterapia e la ricostruzione plastica. Abbiamo le competenze per fare tutto». «Il rapporto con lo Iom dura da tempo -ha aggiunto Barbara Gabrielli- con il sostegno anche agli esami sul territorio. Per noi le persone sono al centro della nostra attenzione»
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